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“Che caldo che fa!”, dall’Asl 1 dell’Imperiese arriva il decalogo per combattere l’afa

10 luglio 2016 | 10:57
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“Che caldo che fa!”, dall’Asl 1 dell’Imperiese arriva il decalogo per combattere l’afa

I consigli per capire chi è più a rischio e come affrontare queste situazioni climatiche nella provincia di Imperia

Imperia. La bella stagione porta sempre più spesso quelle che vengono definite ondate di calore, la concentrazione in un periodo prolungato di alte temperature e alti tassi di umidità. Per capire chi è più a rischio e come affrontare queste situazioni climatiche si riportano i consigli degli esperti dell’ASL.

Chi è più a rischio nelle ondate di calore?

Le ondate di calore espongono a rischi l’intera popolazione. Tuttavia, alcune fasce sono particolarmente suscettibili alle conseguenze del caldo e dell’umidità estrema. In particolare sono a maggior rischio:

gli anziani: hanno condizioni di salute generalmente peggiori e spesso sono affetti da più malattie. Inoltre l’organismo delle persone anziane ha una minore capacità di gestire i cambiamenti di temperatura e di regolare il contenuto di acqua, un elemento essenziale per contrastare il surriscaldamento del corpo;

– le persone non autosufficienti: dipendono dagli altri sia per regolare l’ambiente in cui si trovano sia per assumere la corretta quantità di liquidi;

– le persone che assumono medicinali che possono interferire con la regolazione della temperatura del corpo, oppure che aggravano la disidratazione;

– le persone affette da malattie come quelle cardiovascolari, del fegato, neurologiche, polmonari, renali, disordini endocrini e disturbi psicologici;

– i neonati e i bambini piccoli: hanno maggiori difficoltà a espellere il calore in eccesso. Inoltre, non sono autosufficienti (o non lo sono completamente): pertanto senza un’adeguata assistenza sono a maggior rischio disidratazione.

– le persone che fanno esercizio fisico o svolgono un lavoro intenso all’aria aperta: sono a maggior rischio disidratazione.

Quali sono gli effetti del caldo sul nostro corpo?

Le alte temperature, in sé, non sono un problema per l’organismo. Il corpo infatti regola la propria temperatura: in caso di troppo caldo si raffredda impiegando il sudore che, depositandosi sulla pelle ed evaporando, è in grado di disperdere il calore. Tuttavia, in alcuni casi, questi meccanismi non sono sufficienti a contrastare lo stress che viene dall’ambiente, perché questo è eccessivo o perché i meccanismo non sono abbastanza efficienti.

Succede quando la temperatura dell’ambiente è troppo alta ed è accompagnata da elevati tassi di umidità. In questi casi il sudore non evapora con sufficiente velocità e il corpo non si raffredda in maniera efficiente. La temperatura può dunque aumentare mettendo a rischio molti organi.

A volte, invece, è l’organismo a non essere sufficientemente capace di gestire lo stress ambientale: è il caso dei bambini molto piccoli e degli anziani, delle persone malate o che assumono alcuni farmaci, di quanti hanno consumato droghe e alcol.

La gravità dei disturbi che sono conseguenza del caldo varia sulla base delle condizioni ambientali, delle caratteristiche individuali, della durata dell’esposizione. Il disturbo più comune legato al caldo è la spossatezza, che èdovuta alla perdita eccessiva di acqua e di sali contenuti nel sudore.

Altrettanto comuni sono i crampi: rappresentano un’ulteriore conseguenza della perdita di liquidi che non sono stati opportunamente reintegrati con l’alimentazione. Molte persone, a causa del caldo lamentano edema (vale a dire gonfiore) soprattutto agli arti inferiori. È la conseguenza dello sforzo dell’orgasmo di disperdere calore. Per fare ciò, infatti i vasi sanguigni periferici si dilatano per consentire un maggiore scambio di calore.

Tra le conseguenze comuni delle ondate di calore c’è la perdita temporanea e improvvisa di coscienza (lipotimia). È dovuta a un calo di pressione arteriosa dovuto al ristagno di sangue nelle zone periferiche e quindi a un mancato apporto di sangue al cervello. Il colpo di calore è la conseguenza più seria delle ondate di calore. Se non si interviene con urgenza può provocare gravi conseguenze.

Per poter affrontare meglio il caldo estivo si consiglia di seguire il Decalogo Anticaldo:

1) Uscire di casa nelle ore meno calde della giornata
2) Indossare un abbigliamento adeguato e leggero
3) Rinfrescare l’ambiente domestico e di lavoro
4) Ridurre la temperatura corporea
5) Ridurre il livello di attività fisica
6) Bere con regolarità ed alimentarsi in maniera corretta
7) Adottare alcune precauzioni se si esce in macchina
8) Conservare correttamente i farmaci
9) Adottare precauzioni particolari se si è a rischio
10) Sorvegliare e prendersi cura delle persone a rischio.