Casinò, slitta la realizzazione del tunnel, nessun progetto in Comune per la zona circostante
L’opera costa 2,5 milioni, ma l’ingresso partirà da un piccolo marciapiede: nessun intervento su via Matteotti
Sanremo. La Casa da gioco matuziana, alla perenne ricerca di spazi all’interno della struttura liberty realizzata nel lontano 1905, investe due milioni e mezzo di euro per realizzare un tunnel d’ingresso che dal piano degli attuali negozi a livello strada porterà i potenziali clienti direttamente nelle sale slot.
L’idea nasce con l’amministrazione guidata da Maurizio Zoccarato, con Giuseppe Di Meco presidente della Casino Spa. Il progetto prevede la realizzazione di un tunnel di accesso diretto alle slot e alle sale da gioco: all’interno del tunnel era prevista anche una galleria di negozi da affittare a soggetti privati. L’attuale amministrazione, guidata dal sindaco Alberto Biancheri, vorrebbe invece realizzare in quegli spazi, circa 500 metri quadrati, il museo del Festival. Per gli strani casi del destino l’attuale assessore alle Partecipate, quindi anche al Casinò, è Giuseppe Di Meco, che conosce bene il progetto definitivamente approvato nell’aprile 2015.
Il tempo dirà se l’investimento previsto dalla casa da gioco sanremese, 2,42 milioni di euro, darà i frutti sperati in termini di maggior afflusso di clienti alle slot e alle sale. Il museo invece al momento è solo un’idea, la sua realizzazione comporterebbe cambiamenti nel progetto attuale del tunnel e oltretutto qualcosa di simile esiste già all’Ariston.
Quello di cui vogliamo però occuparci oggi è un aspetto che non compete alla Casino Spa ma al comune stesso. Il progetto del tunnel infatti non prevede interventi al di fuori della proprietà del Casinò: per essere precisi, l’intervento non comprende lo stretto marciapiede che da corso Matteotti porta alla scalinata dalla quale i turisti, con gli occhi spalancati, ammirano la magnificenza dell’edifico liberty.
Quel marciapiede, sul quale una coppia non può camminare a braccetto ma è costretta a procedere in fila indiana, facendo anche bene attenzione a dove mettere i piedi, resterà così com’è: il Casinò anche volendo non può occuparsene perché è di competenza comunale, ma non esiste in Comune un progetto per intervenire in quella zona.
Nei momenti di maggior afflusso, come nella stagione estiva o sotto le feste natalizie, i turisti che hanno percorso la comoda area pedonale di via Matteotti si ritrovano di colpo alle prese con il traffico veicolare e le manovre dei tassisti che trovano sempre la corsia di transito occupata a causa del parcheggio selvaggio.Le immagini che corredano l’articolo sono state scattate un normale lunedi sera.
Il pedone che mette un piede giù dallo stretto marciapiede lo fa a suo rischio e pericolo, schivando le auto. La certezza, ad oggi, è che il nuovo e moderno tunnel sboccherà proprio su quel marciapiede e su quella strada.
Forse si potrebbe ipotizzare una modifica alla viabilità, con una sola corsia di marcia a senso alternato regolato da semaforo, in modo da poter finalmente allargare il marciapiede e dare nobiltà a quel breve tratto che unisce la nuova via Matteotti al glorioso edificio liberty.
Con l’attuale progetto invece permane una situazione simile a quella nella zona dell’Ariston, dove la “nuova” via Matteotti inizia dopo il teatro escludendo tutta la prima parte verso piazza Colombo compresa piazza Borea, con marciapiedi malandati e asfalto vecchio. Anche in questo caso non c’è ancora un progetto. In definitiva, i due lati della via nobile di Sanremo, rifatta con fondi europei grazie al progetto Pigna Mare, sembrano abbandonati al loro destino.
Considerando che il Casino pur agendo come un soggetto privato è di fatto governato dal comune, il progetto del tunnel poteva essere l’occasione per mettere mano almeno davanti alla casa da gioco, inserendo una variante nelle clausole contrattuali che regolano l’intervento relativo alla galleria. Così non è stato, ma il tempo per rimediare c’è ancora, perché il via ai lavori, che avrebbero dovuto essere completati prima del prossimo Festival, richiede ancora tempi lunghi ed è ormai certo che tutto slitterà al prossimo anno.
Intanto molte cose per i vecchi sanremesi hanno un sapore di “dejà vu”, guardando al Palafiori di corso Garibaldi: nei locali di quello che ormai è un edificio multiservizi si ipotizzò di mettere le slot machine e vennero predisposti gli impianti con un discreto investimento. Anche per il museo ci fu un’ipotesi Palafiori, e anche l’idea dei negozi al piano terra era già stata sperimentata: in teoria gli affitti avrebbero dovuto coprire le spese di gestione della struttura.
Tra veti incrociati e alternarsi di amministrazioni, di tutti quei progetti non resta nulla se non la voce nel capitolo spese. C’è quindi da sperare che il progetto del tunnel del Casinò, gestito da una società che opera in regime di diritto privato e quindi senza troppi lacciuoli, vada in porto senza intoppi.