Ventimiglia, si torna a parlare di Civitas: “Vogliamo che sia fatta chiarezza”
I consiglieri di opposizione Nazzari, Ballestra e Ventura prendono carta e penna e firmano un comunicato a sei mani
Ventimiglia. “Ogni giorno che passa, crediamo che si presenti come una grande occasione, per far sì che i ventimigliesi possano veramente chiarirsi le idee e capire quante distorsioni della realtà si siano consecutivamente perpetrate a loro danno”. Lo scrivono i consiglieri di opposizione Giovanni Ballestra, Roberto Nazzari e Daniele Ventura.
“Sino a qualche tempo fa ogni divisa – che fossero carabinieri, guardia di finanza piuttosto che polizia – che si avvicinava al comune, veniva posta all’attenzione dell’opinione pubblica mettendo in cattiva luce i pubblici amministratori. Oggi, invece, il comune pare essere il regno dei cieli, si perdoni il paragone, dove gli attuali inquilini, ci riferiamo al sindaco e alla sua giunta, figure sublimi, addirittura celestiali, non sanno mai nulla di ciò che accade intorno a loro, nemmeno calpestano il suolo: volano e osservano tutto dall’alto. Risparmiamo i consiglieri di maggioranza, per ora, che in quanto così stanchi la sera, hanno imposto di celebrare il consiglio su Civitas alla mattina. Siamo molto concentrati e pronti ad ascoltare che grandi interventi faranno da riposati giovedì”.
“Ora cari cittadini Ventimigliesi, il nostro punto di vista sui sequestri ve lo dice chi scrive, senza alcun velo né pregiudizio, né strumentalizzazione politica.
1) I documenti sequestrati in comune negli ultimi blitz della guardia di finanza, sono relativi alla documentazione Civitas dal 2012 ad oggi: oltre alle fatture, è stato sequestrato molto altro materiale, sul quale sicuramente la vecchia amministrazione non ha messo mano. Chiedere informazioni ai commissari ed al sindaco Ioculano, se non sbagliamo esiste anche lui in questo comune.
2) Per quanto riguarda la vendita ex Enaip, è stata palesemente violata una norma che disciplina la vendita di beni pubblici o equiparati tali, caso di specie società partecipata al 100% dal comune, le aste andavano rifatte dopo la seconda perizia, il mercato avrebbe deciso.CHIARO!
Forse a decidere saranno stati ottimi professionisti, i cui nomi sono già stati impressi in più occasioni in delibere comunali,e che riappaiono in questa vicenda? Speriamo proprio di no, ma almeno diciamolo ai ventimigliesi.
3) L’amministrazione sapeva di tale procedura in essere e non è intervenuta, salvo scambiare qualche simpatica corrispondenza con uffici, citando pareri di avvocati pagati con interessanti consulenze dai precedenti inquilini del comune. Quindi il liquidatore, seppur responsabile, aveva informato l’amministrazione comunale di ciò che stava facendo.
4) Stamattina abbiamo appreso che l’ultimo accesso della guardia di finanza ha interessato in particolar modo due funzionari del comune di Ventimiglia: non dei dipendenti o consulenti di Civitas. I computer visionati dagli investigatori pensiamo proprio siano proprietà del comune, non di Civitas. Quindi se si evidenziassero serie problematiche su questa vicenda, è possibile che il datore di lavoro, ossia il sindaco o gli assessori competenti, non sappiano nulla di che fanno i loro dipendenti, con carta, penna, inchiostro pagato dai cittadini? Concludiamo, rivolgendoci a voi, cari concittadini: attenti, perché anche questa volta, alla fine della storia, qualcuno cercherà di farvi credere che la colpa, anche in questa occasione, è del centrodestra ventimigliese”.