Ventimiglia, Ramadan “silenziato” da don Rito dopo le lamentele dei residenti delle Gianchette
Il sacerdote è anche dovuto intervenire per separare due passeur che si stavano picchiando davanti alla sua chiesa
Ventimiglia. I migranti in Ramadan fanno troppo rumore e il parroco li zittisce.
Don Rito Alvarez, parroco di Roverino, ha dovuto fare la voce grossa con un centinaio di migranti musulmani che volevano praticare il Ramadan all’interno della chiesa di Sant’Antonio delle Gianchette in via Tenda.
Il Ramadan, iniziato lunedì, non ha creato problemi alla comunità fino a ieri sera, intorno alle 23, quando cento musulmani praticanti hanno alzato la voce perché, dopo esser stati a digiuno tutto il giorno, avevamo fame e reclamavano cibo. Non solo: i migranti in questione avrebbero preteso che anche gli altri musulmani rispettassero il Ramadan. Ed è iniziata una discussione piuttosto animata che ha disturbato, non poco, i residenti del quartiere.
Così don Rito ha deciso: “Alle 23 si va tutti a dormire”. “Non riesco a organizzare la quaresima per i miei parrocchiani, mi viene ancor più difficile seguire le regole del Ramadan”, ha dichiarato il parroco, “Noi qui abbiamo degli orari per la colazione, il pranzo e la cena e vanno rispettati. Se poi qualcuno preferisce tenersi il mangiare per la sera allora va bene, però di baccano non ne possono fare”.
E’ stato lo stesso don Rito, insieme ad alcuni volontari, a dover separare due stranieri che erano arrivati alle mani fuori dalla sua chiesa. Stando a quanto si è riusciti a sapere, i due non erano migranti ospiti della parrocchia, ma passeur in cerca di “clienti”. Quando la polizia, avvisata dal sacerdote, ha raggiunto il quartiere, dei due si era persa ogni traccia.