Ventimiglia, parco Roja allestito entro qualche settimana

24 giugno 2016 | 18:52
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Ventimiglia, parco Roja allestito entro qualche settimana
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Ventimiglia, parco Roja allestito entro qualche settimana
Ventimiglia, parco Roja allestito entro qualche settimana
Ventimiglia, parco Roja allestito entro qualche settimana

Raddoppia il fondo destinato ai minori stranieri non accompagnati. Diminuirà la spesa per i comuni

Ventimiglia. Ad illustrare le novità del Governo Renzi in merito ai migranti minorenni sono stati i senatori Donatella Albano e Luigi Manconi. Nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nella sede del PD ventimigliese, è stato spiegato come il fondo per l’assistenza dei minori stranieri non accompagnati sia quasi raddoppiato dal Ministero dell’Interno (dai 90 milioni stanziati nel 2015 si è passati a 170 milioni per il 2016) e la quota di compartecipazione alla spesa a carico dei comuni sia scesa dal 20% al 5%.

“Non era possibile che le spese continuassero a pesare sui comuni”, ha commentato Donatella Albano, “Anche in vista del fatto che il numero di minori non accompagnati sta salendo vertiginosamente”. Aumenteranno anche i posti a disposizione per accogliere minori: 614 in più fino al 22 agosto.

“La prima cosa che va sottolineata”, ha esordito Manconi, “È che se oggi siamo qui è per un motivo assai semplice: la questione di Ventimiglia non è e non deve essere una mera questione locale, ma è una questione nazionale”.
“Da mesi seguo la vicenda”, ha sottolineato il senatore, “Perché l’errore più grave che si può fare è lasciare sola una cittadinanza e le sue pubbliche autorità”.

Semplice e diretto il messaggio trasmesso da Manconi, che si è rivolto direttamente ai ventimigliesi: “Non sono solo affari e guai vostri, ma è un impegno che va affrontato in maniera solidale e condivisa”. Per questo il senatore ha avuto un lungo incontro con il prefetto di Imperia Silvana Tizzano, con il responsabile della Caritas intemelia Maurizio Marmo e domani incontrerà il vescovo della diocesi Ventimiglia – Sanremo monsignor Antonio Suetta.

“Dal prefetto sono state illustrate le prospettive sulla collocazione del centro al parco Roja”, ha spiegato Manconi, “Un progetto che ha tempi di realizzazione assai rapidi e che, a mio avviso, può essere un importantissimo contributo per normalizzare la situazione. Stante i numeri attuali può assumere un’opportunità importante per evitare possibili divergenze con i residenti e per non dare l’idea di trovarsi in presenza di un’emergenza e di una minaccia. Quello che si vive a Ventimiglia è un fenomeno consistente, ma non un’emergenza”.

Alcune settimane: questa la tempistica indicata dal Ministero dell’Interno per la realizzazione del centro di accoglienza al parco Roja, la cui apertura, ha sottolineato il senatore, “chiama in causa non solo l’amministrazione comunale di questa città, che ha la responsabilità politica, ma anche l’associazionismo di questo territorio che ha già fatto molto e molto dovrà fare”.

“La trovo una soluzione percorribile”, ha replicato il sindaco Enrico Ioculano, “Si parla di settimane e non di mesi. Nel frattempo faremo il possibile per migliorare le condizioni nel quartiere delle Gianchette”. Qui, dove tra i 400 e i 500 migranti sono ospitati nella parrocchia di Sant’Antonio, il comune sta provvedendo a interventi di pulizia straordinaria. Richiesta anche al questore una maggior presenza delle forze dell’ordine.

Una delle maggiori preoccupazioni dei ventimigliesi è quella che la presenza del centro possa portare ad un incremento del numero dei migranti. Ha risposto così Manconi: “Il flusso ha conosciuto un ritmo e dei picchi indipendenti dalla presenza o meno dei centri di accoglienza. I movimenti degli essere umani sono motivati da ragioni così potenti che non vengono condizionati dal fatto che vi sia un’accoglienza solidale o un atteggiamento ostile. Il flusso da alcuni mesi è più contenuto. Lo è, secondo me, perché un gran numero di persone sa che se viene identificato in Italia non può recarsi in un altro paese senza essere immediatamente respinto”.

“Innalzare muri? È pura utopia”, ha dichiarato il senatore, “I movimenti delle persone sono destinato a continuare. Quello che devono fare le politiche pubbliche è evitare lacerazioni, conflitti etnici tra residenti e nuovi arrivati”.