Ventimiglia, Ioculano ai residenti: “La bocciofila di Peglia era una soluzione tampone”

10 giugno 2016 | 11:14
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Ventimiglia, Ioculano ai residenti: “La bocciofila di Peglia era una soluzione tampone”

Amministrazione comunale alle prese con l’emergenza migranti con il sindaco tra la gente

Ventimiglia. I cittadini non vogliono più i migranti: “La cittadinanza è stufa”. Il messaggio è chiaro e passa senza mezzi termini e i residenti lo gridano a gran voce oltre a scriverlo: “No ai clandestini in mezzo ai bambini”. Perché qui al Palaroja, dove stanno per essere trasferiti temporaneamente i migranti, i bambini vengono a giocare. E poi ci sono le scuole, frequentati da bimbi piccolissimi, dai tre mesi in su.

Per placare gli animi delle persone che hanno iniziato ad allestire le barricate per impedire l’accesso al Palaroja, è arrivato anche il sindaco Enrico Ioculano. “La bocciofila di Peglia poteva essere una soluzione tampone e l’avevo proposta”, ha spiegato Ioculano ai cittadini, “Ma nel momento in cui mi dicono che il campo con le tende non me lo fanno fare e la zona è esondabile, io una soluzione la devo trovare. Non posso girare la faccia dall’altra parte”.

E la soluzione, individuata dal prefetto è questa: il Palaroja. “Dovresti dire che tu a Ventimiglia non li vuoi”, replicano i cittadini che chiedono a gran voce che i sindaci del comprensorio inizino a concretizzare la solidarietà dimostrata nelle scorse settimane a Ioculano. Intanto la tensione cresce. All’ingresso del Palaroja oltre alle autorità civili sono arrivate anche le forze dell’ordine. Ma i residenti non tornano indietro: “Noi di qua non ce ne andiamo. I clandestini non lo facciamo passare”.

Mentre i residenti manifestano e parlano con le autorità, la pavimentazione del Palaroja è stato rivestita per allestire il centro temporaneo in modo da non rovinare il delicato manto utilizzato per il gioco. Con la struttura vuota all’interno la temperatura ha raggiunto i 32 gradi e continua a salire.