Ventimiglia, badge ai migranti ospitati a Sant’Antonio: servirà per avere cibo e vestiti
Intanto il numero delle persone accolte continua ad aumentare: sono almeno 500
Ventimiglia. Seicento piatti di pasta distribuiti ad almeno cinquecento persone. Questo il numero di migranti che hanno trovato una meta sicura nella chiesa di Sant’Antonio, nel quartiere Gianchette.
Da poco dopo le 16, quattro gruppi di volontari stanno registrando i migranti all’interno della chiesa. Nome, paese di provenienza, giorno dell’arrivo: queste le informazioni richieste. Al termine della registrazione viene rilasciato un badge che servirà ai migranti per ricevere pasti e indumenti.
Tanti uomini, ma anche donne e bambini hanno raggiunto la chiesa in via Tenda per trovare un rifugio anche se solo temporaneo.
“Nonostante i disagi che comprendo perfettamente e che non voglio sottovalutare”, ha dichiarato il vescovo Monsignor Antonio Suetta, “Rritengo che la città di Ventimiglia stia dando esempi formidabili di accoglienza. Trovo che l’atteggiamento della popolazione in generale e l’impegno dell’Amministrazione siano la base di un buon lavoro di squadra”.
Ma non tutti sono molto propensi ad aprire le porte della chiesa. Ogni giorno alle 17 i fedeli si ritrovano per recitare il rosario e lo hanno fatto anche oggi, a voce alta, nonostante la richiesta dei volontari impegnati a registrare i migranti di farlo a bassa voce per non ostacolare i colloqui in lingua straniera con i migranti. E c’è chi già dice: “Perché non se ne vanno in un’altra chiesa?”