Varata dopo il refitting nei cantieri Permare la “Destiny”, nave d’epoca gioiello dei mari

5 giugno 2016 | 14:46
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Varata dopo il refitting nei cantieri Permare la “Destiny”, nave d’epoca gioiello dei mari
Varata dopo il refitting nei cantieri Permare la “Destiny”, nave d’epoca gioiello dei mari
Varata dopo il refitting nei cantieri Permare la “Destiny”, nave d’epoca gioiello dei mari
Varata dopo il refitting nei cantieri Permare la “Destiny”, nave d’epoca gioiello dei mari
Varata dopo il refitting nei cantieri Permare la “Destiny”, nave d’epoca gioiello dei mari
Varata dopo il refitting nei cantieri Permare la “Destiny”, nave d’epoca gioiello dei mari

Il refitting, diretto dall’ingegnere Giulio Riva con la supervisione di Rodolfo “Dodo” Amerio dei cantieri Permare, è iniziato nel dicembre del 2014 ed ha coinvolto continuativamente più di 30 persone tra operai e maestranze.

Sanremo. La madrina rompe la bottiglia di champagne sulla prua e parte un applauso fragoroso. E’ stata varata oggi, nel cantiere Permare di Portosole, la “Destiny” splendida nave d’epoca (a doppia elica) dei cantieri inglesi Camper & Nicholsons.

Per essere precisi quello odierno viene chiamato in gergo nautico un “varo tecnico”, in quanto lo scafo in questione è stato messo in mare per la prima volta nel 1959 a Southampton. Poi ha cambiato nome in “San Juan” e solo il nuovo armatore (un noto stilista francese che preferisce l’anonimato) ha deciso , oltre ai lavori di “refitting”, per il ritorno al nome originale. Il refitting, diretto dall’ingegnere Giulio Riva con la supervisione di Rodolfo “Dodo” Amerio dei cantieri Permare, è iniziato nel dicembre del 2014 ed ha coinvolto continuativamente più di 30 persone tra operai e maestranze.

“Il refitting è stato difficile perche la struttura è inchiodata e non saldata – spiega Riva – questo era il metodo di costruzione di una volta. L’intero scafo è stato svuotato e tutti gli interni ricostruiti”. Adesso la navetta, che stazza circa 110 tonnellate ed è lunga circa 110 piedi (più di 30 metri), è spinta da motori diesel “Devries”: un must per le imbarcazioni di questo tipo. Alla struttura originale sono state aggiunte le eliche di prua e due pinne stabilizzatrici. Come il nome dell’armatore, anche il costo totale dei lavori è avvolto da un certo mistero, si parla comunque di cifre a 6 zeri.