Sanremo, “Vieni con me o ti ammazzo”: le minacce del tunisino all’ex moglie italiana

29 giugno 2016 | 11:08
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Sanremo, “Vieni con me o ti ammazzo”: le minacce del tunisino all’ex moglie italiana

Femminicidio evitato grazie all’intervento dei carabinieri

Sanremo. “Vieni con me o ti ammazzo”: questa la minaccia urlata da N.I., pregiudicato tunisino, alla donna italiana “colpevole” di averlo lasciato.

L’uomo, appena uscito dal carcere per violenze e maltrattamenti nei confronti dell’ex moglie 28enne, aveva le idee chiare: la donna doveva morire.
E così, dal 13 giugno, giorno in cui era uscito di prigione, si era reso irrintracciabile nonostante fosse sottoposto a libertà vigilata.
Per ben tre volte, il 21, il 24 e il 27 giugno, il giovane tunisino – un uomo prestante alto quasi due metri – si è recato dall’ex moglie, armato di coltello, con l’intento di ucciderla. In una delle occasioni è riuscito anche ad acciuffare la donna per i capelli e a trascinarla a terra, ma è stato allontanato dal nuovo compagno della giovane, accorso in sua difesa.

I carabinieri hanno intensificato i controlli, presidiando l’abitazione della donna. Ma a salvare la giovane e bella italiana è stato un maresciallo luogotenente del Nucleo Operativo che, intuendo la condizione di pericolosità dell’uomo, non ha aspettato il turno di guardia: in sella al suo scooter, il militare è transitato davanti al portone del condominio dove vive la donna, giusto in tempo per vedere un uomo introdursi nell’androne del palazzo.
Foto segnaletica alla mano, il carabiniere ha riconosciuto il tunisino e ha immediatamente allertato i colleghi.
Facendo irruzione all’interno del condominio, i militari hanno trovato il pericoloso stalker sdraiato immobile in un sottoscala e lo hanno ammanettato.

Il tunisino ha diversi precedenti alle spalle, tra cui lesioni, maltrattamenti, furto, scippo, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Il 27enne era stato trasferito anche da un carcere all’altro per aver commesso reati contro la persona all’interno del penitenziario. Ora dovrà rispondere di lesioni personali gravissime per aver sfregiato al volto il nuovo compagno dell’ex moglie, procurandogli uno sfregio permanente.