Sanremo, i dehors abusivi di piazza Bresca dovranno essere demoliti
Nel piano dei dehors la demolizione delle strutture abusive. L’amministrazione tutelerà gli spazi pubblici.
Sanremo. In attesa che gli uffici diano la disponibilità del personale per l’installazione delle borchie in metallo, il comune di Sanremo si appresta a ridisegnare gli spazi di piazza Bresca e piazza Sardi, il cuore attuale della movida sanremese. Le borchie in metallo di cui molto si è parlato seviranno a facilitare il lavoro di chi deve controllare il rispetto degli spazi, sopratutto in relazione alla sistemazione di sedie e tavoli al di fuori delle strutture fisse, ma quel che emerge dal nuovo piano del comune cambierà in buona parte il volto di piazza Bresca.
“In piazza Bresca molti degli attuali dehors in struttura fissa sono completamente abusivi, e di conseguenza lo sono anche gli arredi di tavoli e sedie che dalle strutture si allargano sulla piazza. Gli attuali dehors abusivi verranno completamente demoliti” afferma l’assessore Mauro Menozzi nell’intervista che trovate allegata all’articolo. “Considerando quindi la situazione in evoluzione in piazza Bresca, il posizionamenteo delle borchie in metallo inizierà da piazza Eroi Sanremesi e via Corradi, ma dobbiamo attendere che gli uffici ci diano la disponibilità del personale.”
Piazza Bresca quindi potrà passare ancora questa estate nella situazione attuale, ma una prima prova di confronto tra comune e imprenditori si avrà già tra pochi giorni quando il comune dovrà risistemare i tre alberi di limone che erano andati distrutti nell’incendio doloso che aveva colpito il bar “Punto B”, i cui arredi esterni si allargano ora anche sugli spazi dove erano presenti gli alberi.
Tra i locali interessati dalla demolizione degli attuali dehors ci sono quelli più gettonati nella movida serale: si dovranno adeguare alle misure ridotte e in linea con le indicazioni contenute nel piano dei dehors. Per loro e per gli altri locali interessati dall’abusivismo il comune aveva già intimato la demolizione ma i ricorsi al Tar, tutt’ora pendenti, hanno congelato la situazione. Il nuovo piano d’ambito predisposto dal comune in seguito alla sistemazione del torrente san Francesco dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, sbloccare la situazione. Il piano d’ambito dovrebbe essere portato in giunta entro il mese di luglio, prima della pausa estiva, e una volta approvato darà inizio all’iter che gli operatori della piazza dovranno seguire per l’allestimento dei dehors.
Il ripristino delle regole in piazza Bresca potrebbe avere anche un riflesso sul piano occupazionale perchè meno tavoli potrebbe voler dire meno personale, ma è anche vero che da altre parti della città i gestori di attività analoghe han sempre guardato con un po’ di fastidio alle condizioni quasi di favore che hanno contraddistinto la zona.
“Quella di piazza Bresca è una situazione difficile da risolvere perchè da molti anni è un po’ senza regole”, continua Menozzi, “il sindaco mi ha chiesto di metterci mano e di regolamentare: il regolamento prevede l’azzeramento totale delle strutture oggi presenti, la demolizione di quelle abusive e un riassetto della piazza dove l’amministrazione tutelerà gli spazi pubblici. In piazza Bresca gli stessi operatori commerciali non hanno trovato un punto di accordo per proporre al comune, che lo aveva richiesto come segno di disponibilità, un loro piano di risistemazione degli spazi”.
E’ noto infatti che alcune attività sono in contrasto con altre come tipologia di clienti, la folla di giovani con il bicchiere in mano invade gli spazi dei ristoranti creando disagio ai turisti che vorrebbero cenare in pace, e forse è anche difficile mettersi d’accordo tra i diversi locali su qualche tavolo in più o in meno in una piazza che ha comunque una superficie ridotta e contorta.
“Solo pochi esercizi di piazza Bresca sono in regola con gli spazi concessi – conclude Menozzi – noi prevederemo una deroga al piano dei dehors ma loro dovranno mettersi in regola con il nuovo piano d’ambito”.
Chissà che tutto questo non rischi di spostare buona parte dei clienti in un’altra piazza che si candida a rappresentare la nuova “movida”, e cioè quella parte di piazza Eroi Sanremesi liberata dai chioschi sulla quale insistono ora diversi bar e ristoranti, con uno spazio maggiore e ben inserito nel contesto cittadino e dove confluiscono le vie del centro storico con i loro locali turistici. Arrivare ad avere due “movide” in grado di ampliare l’offerta a residenti e turisti non sarebbe un cattivo risultato.