Poillucci (FI): “Il bilancio della vergogna”

11 giugno 2016 | 20:17
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Poillucci (FI): “Il bilancio della vergogna”

“I soldi sono pochi, allora bisogna essere ancora piu bravi. Avanti un altro”

Imperia. “Dopo la vergogna di ieri sera, Capacci dovrebbe cospargersi il capo di cenere ed andarsene.
Il ‘refrain’ dell’ ass. Risso e della Cons.  Mezzera è stato: bilancio ingessato, non ci sono soldi, chiunque lo avrebbe fatto cosi.

L’amministrazione – scrive la consigliera Poillucci di Forza Italia – ha presentato un bilancio che, tradotto in parole povere, significa: non faremo niente. Non abbiamo messo soldi sulle manutenzioni della città né sull’ arredo urbano, poco sui Servizi Sociali, poco o niente per il turismo, le manifestazioni e la cultura, neppure i danari per il riscaldamento di scuole ed asili.
A fronte di ciò,  le multe aumenteranno e si prevede che raggiungeranno quota euro 800 mila (nel 2015 euro 788 mila, ma sanno già che arrotonderanno il conto), ma che per gli asfalti si metterà meno dell’anno scorso. Chiaramente il Teatro Cavour resterà chiuso e gli ascensori fermi. Avremo però ancora quei tre autobus fantasma, elettrici e praticamente inaccessibili ai disabili, che girano senza meta e quindi senza passeggeri,  costati ben un milione e mezzo di euro.

Nel Consiglio del 24 maggio scorso, l’Amministrazione aveva presentato il DUP – il Documento Unico di Programmazione – con progetti e programmi.  Chi lo ha votato o era in malafede o si è fatto prendere in giro: nessuno di quegli obiettivi è finanziato! Una bufala, in pratica.

Questa la sostanza del bilancio. Gli aspetti formali? Un pasticcio. Il Rag Capo ha formulato un parere con riserva, quindi allo stato non ha espresso un parere favorevole, ma hanno cercato di mistificarlo, il PD ha cercato di cambiare il bilancio dopo la sua stesura da parte dell’Ass. RISSO (anch’egli del PD), con un emendamento presentato però fuori termine e quindi ritirato in extremis.  Tutto per incapacità.

I soldi sono pochi, allora bisogna essere ancora piu bravi. Avanti un altro.”