Nonostante le rassicurazioni del sindaco, il presidio va avanti: non si fermano le mamme di Roverino

11 giugno 2016 | 22:17
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Nonostante le rassicurazioni del sindaco, il presidio va avanti: non si fermano le mamme di Roverino

Mamme e papà hanno paura che il prefetto possa decidere diversamente e scavalcare il sindaco, come è in suo potere

Ventimiglia. Non si arrendono i residenti di Roverino: dopo 40 ore davanti al Palaroja e nonostante le rassicurazioni del sindaco Enrico Ioculano, il presidio continua. Alcuni genitori passeranno un’altra notte all’addiaccio pur di essere sicuri che la tensostruttura in cui giocano i figli non diventi un centro temporaneo di accoglienza migranti.

Dopo due giorni di tensioni, gli animi si erano placati all’arrivo del sindaco che aveva spiegato così la situazione: “Vi posso assicurare che c’è la revoca dell’ordinanza che sospende la gestione del Palaroja. Lunedì arriveranno gli operai del comune e tutto tornerà come prima”.

Ma la soddisfazione delle mamme ha poi dovuto fare i conti con quella che è la realtà, esplicitata dallo stesso Ioculano: “Il prefetto, se lo vuole, può scavalcarmi. Io non decido in merito all’immigrazione: è compito del prefetto”. Parole, queste, che hanno gettato nello sconforto i residenti che ora vivono con la paura che da un momento all’altro i migranti possano occupare il Palaroja su ordine della prefettura.

Mamme e papà hanno potuto leggere la revoca dell’ordinanza e ne sono rimasti contenti, finché non hanno visto che la gestione del bar dell’impianto sportivo sarebbe tornata ad Emanuela Pievi soltanto lunedì. “Perché non subito?“, si sono chiesti.

I residenti lo hanno detto chiaramente: si fidano del sindaco e lo ringraziano per il suo impegno, ma non vogliono rischiare di gettare all’aria una battaglia già quasi vinta e così hanno deciso che il presidio andrà avanti, almeno fino a lunedì.