Migranti, la Segreteria Regionale di Alternativa Tricolore Liguria: “Era nell’aria la protesta dei residenti di Roverino”

10 giugno 2016 | 12:55
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Migranti, la Segreteria Regionale di Alternativa Tricolore Liguria: “Era nell’aria la protesta dei residenti di Roverino”

Il commento della Segreteria Regionale sulla protesta dei residenti di Roverino per l’allestimento del temporaneo centro di accoglienza per i migranti

Ventimiglia. La Segreteria Regionale di Alternativa Tricolore comunica: “Era ormai nell’aria la protesta dei residenti di Roverino per l’allestimento del temporaneo centro di accoglienza per i migranti e i “presunti profughi”, la maggior parte provenienti dalla Chiesa di S.Antonio, al Palaroya sito vicino alla scuola.

Nonostante i tentativi del Sindaco di Ventimiglia che, a torto o a ragione, cerca di arginare l’invasione di extracomunitari nella città di confine completamente lasciato solo dalle Istituzioni Nazionali supportato invece dalla Regione Liguria nonostante la drammaticità del caso i cittadini dimostrano un’opposizione che certamente non è a sfondo razzista o xenofobo ma a difesa del proprio territorio preoccupati sia per l’ordine pubblico che per l’eventuale propagarsi dell’epidemia.

Alternativa Tricolore è contraria a qualsiasi atto di forza o a blocchi stradali che non portano da nessuna parte, anzi, gesti di intolleranza sono negativi e controproducenti, sappiamo bene che la “rivolta”scaturisce dal fatto che è in atto una discriminazione tutta a sfavore degli italiani a Ventimiglia come nelle altre città, però questa è una realtà che i Sindaci e i Prefetti obbligati dal Viminale devono affrontare con molta delicatezza e onestà intellettuale.

Alternativa Tricolore solidarizza con gli abitanti di Roverino preoccupati per la presenza dei migranti ma non certo può puntare il dito contro il Sindaco che si è anche, come sembra, autosospeso dal Pd, il problema immigrazione deve essere risolto in prima battuta a livello nazionale mandando a “casa” Renzi e la maggioranza di governo in modo democratico grazie a nuove elezioni,e in seconda battuta cercando di limitare i danni sul territorio che un’immigrazione di tale portata può arrecare al tessuto sociale”.