L’Agnesi propone incentivi per trasferimento ed esodo, ma è scontro

29 giugno 2016 | 15:31
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L’Agnesi propone incentivi per trasferimento ed esodo, ma è scontro

Nuova assemblea ma ora le teste degli operai cominciano ad essere calde

Imperia.Incentivi per trasferirsi in altre sedi, ma anche soldi (pochi) per lasciare l’Agnesi. Una somma di denaro tra i 5 e i 10 mila euro lordi. Eccolo il budget messo a disposizione, cifre però che i lavoratori ritengono irrisorie. Ma si tratta di cifre non ancora certe. Ma sulla sponda opposta l’azienda preme per chiudere i conti, proseguire col piano industriale e chiudere le trattative già per la fine del prossimo mese.

Vuole sapere i numeri dei dipendenti disposti a trasferirsi in altre sedi del gruppo. Solo otto i posti disponibili per il Museo oltre ai cinque per la portineria che resteranno nello stabilimento di Imperia ormai destinato alla chiusura.

Ma non tutto fila liscio. Quella di oggi è stata una assemblea tutt’altro che pacifica. Il tavolo delle trattative è aperto e per ora non ci saranno scioperi, ma la situazione resta molto calda. “E’ una fase decisamente delicata – ammette Davide Piazzi della Cisl – se rompiamo il tavolo il rischio concreto è quello che dall’azienda partano le lettere di licenziamento. Decisione drastica che nessuno di noi vuole. Certo non è facile ottenere altre migliorie da parte della Colussi – continua Piazzi – ma stiamo cercando di portare in porto tutto quello che è possibile senza farci del male”.

Al piano di riassorbimento sono interessati 78-93 dipendenti che saranno delocalizzati in Piemonte e Toscana e nelle aziende partner per le eccellenze liguri. Ma ci saranno anche degli esuberi perché non ci sarà più possibilità di ricorrere alla cassa integrazione.

Il 21 luglio è stato fissato un nuovo summit con i vertici Colussi. Ma prima di allora ci sarà una nuova assemblea già domani. Inizierà alle 13 e andrà avanti ad oltranza.