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La triste fine del “Barone Rosso” di “Imperiapolis”, Scajola: “Esempio di decadenza della città”

19 giugno 2016 | 19:07
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La triste fine del “Barone Rosso” di “Imperiapolis”, Scajola: “Esempio di decadenza della città”

L’aeroplanino abbandonato all’elisuperficie senza un’ala e la locomotiva su una soletta di cemento in stazione, storia dimenticata

Imperia. L’aereo del “Barone Rosso” in un angolo dell’elisuperficie a San Lazzaro, la gloriosa locomotiva su una soletta di cemento in stazione che presto verrà chiusa per fare posto a quella nuova a Castelvecchio. Ricordi di “Imperiapolis”, la gara folkloristica di carretti artistici nata nel 1939 e finita cinque anni fa. L’aereo addirittura ha l’ala destra praticamente spezzata e molti turisti, ma anche i residenti del parco urbano si chiedono che cosa possa rappresentare per Imperia quell’aeroplanino di plastica messo all’angolo al confine del parco urbano dedicato a San Leonardo.  “E’ l’ennesimo esempio di decadenza e abbandono di una città che merita certamente di più”, risponde a distanza Marco Scajola ex assessore comunale che aveva fortemente voluto la gara dei carretti e che oggi è assessore in Regione.

imperiapolis

Che cosa rappresentava per la città “Imperiapolis”? “Un evento che richiamava migliaia e migliaia di spettatori grazie alla spettacolarità di una gara che veniva organizzata dai Goliardi Dianesi e dal nostro assessorato. Partendo dal Parasio le carrette scendevano lungo le strade cittadine fino a raggiungere la Marina di Porto Maurizio – ricorda Scajola – Una gara di piloti e costruttori,  di macchine creative ed ecologiche. Niente motori, solo la forza propulsiva dell’energia creativa dei partecipanti”.

imperiapolis

E all’arrivo dei carretti elaborati era sempre una grande festa soprattutto al momento della premiazione. I trofei venivano attribuiti al più brillante per mix di bellezza-velocità-simpatia. Poi alla carretta più simpatica, a quella più veloce, anche alla più lenta, al team più numeroso e soprattutto a quello più goliardico.

“Una manifestazione che si svolgeva nel mese di agosto per dar modo al maggior numero di turisti di partecipare e assistere all’evento. Oggi – dice ancora Scajola – è finito tutto nel dimenticatoio. Certo, sarebbe bello far rivivere quella gara di carretti che ogni anni portava tantissimi spettatori in città”. Oggi, al momento. restano solo quei due carretti abbandonati a testimonianza di una manifestazione estiva che oggi non c’è più.