Caso Agnesi, il commento della segreteria Regionale di Alternativa Tricolore Liguria

3 giugno 2016 | 14:26
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Caso Agnesi, il commento della segreteria Regionale di Alternativa Tricolore Liguria

L’Alternativa Tricolore esprime solidarietà ai lavoratori dello stabilimento Agnesi in sciopero e prende posizione contro i vertici dell’azienda Colussi

Imperia. La segreteria Regionale di Alternativa Tricolore comunica: “Esprimiamo il nostro supporto al Sindaco di Imperia Capacci alle forze di maggioranza e di opposizione presenti in consiglio comunale condividendo il documento in merito al caso Agnesi.

Riteniamo giusto e doveroso di fronte al silenzio dell’imprenditore Angelo Colussi che il Comune intenda bloccare la richiesta di variante del progetto immobiliare “porta del mare” concesso nel 2009 legato alla continuità e all’attività dello stabilimento oltre che a mantenere nuovi livelli occupazionali a Imperia.

Alternativa Tricolore, in osservanza alle proprie radici sociali, esprime solidarietà ai lavoratori dello stabilimento Agnesi in sciopero e prende posizione contro i vertici dell’azienda Colussi che nonostante i numerosi incontri con i sindacati, il Comune, la Regione Liguria e le promesse fatte al Ministero dello Sviluppo Economico fino a ora non ha presentato nessun piano industriale organico e ha ribadito la sua volontà di cessare la produzione di pasta alla fine del 2016 dimostrando così strategie imprenditoriali volte ad altre realtà.

Circa 200 lavoratori a causa della delocalizzazione voluta da Angelo Colussi rischiano di perdere il posto di lavoro per cui di fronte a questa strategia industriale che non possiamo assolutamente condividere ci rivolgiamo al Governatore della Regione Liguria Giovanni Toti e al Sindaco Capacci affinché Agnesi venga salvata e si torni a un negoziato affinché lo stabilimento non rimanga più nelle mani di Colussi cercando di individuare degli imprenditori, anche non liguri, disposti a rilevare il marchio e l’Azienda oppure si proponga al Governo di nazionalizzare l’Agnesi per mantenere a Imperia la massima occupazione possibile”.