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La parola ai politici: #amministrative2016, l’analisi post voto in provincia e a livello nazionale

6 giugno 2016 | 15:33
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La parola ai politici: #amministrative2016, l’analisi post voto in provincia e a livello nazionale

Parola a Caboni (PSI), Lanteri (PD) e Scajola (FI)

Sanremo. Queste elezioni amministrative qui in provincia di Imperia non hanno portato grandi sorprese, la vittoria di Chiappori a Diano Marina era nei pronostici, mentre il resto della competizione elettorale ha riguardato 20 paesi dell’entroterra.

Ma comunque la sfida politica è stata ugualmente avvincente anche nel resto della penisola con la sorpresa centro destra Parisi a Milano in vantaggio e al ballottaggio con il candidato del centro sinistra Sala o il grande distacco della Raggi a Roma per il M5S che salvo imprevisti potrebbe essere il primo sindaco donna della capitale.

Ebbene per l’analisi del voto locale e non abbiamo interpellato alcuni rappresentanti delle forze politiche in campo. Per Riccardo Caboni del PSI: “A Diano Marina c’è stata troppa melina nelle trattative pre-elettorali e partendo in ritardo contro un sindaco esperto e molto presente, con un sindaco forte come Chiappori era difficile vincere. Comunque auguri di buon lavoro al riconfermato Chiappori, peccato per Ghirelli ma il responso delle urne va sempre rispettato.”

Per quanto riguarda i risultati a livello nazionale Caboni evidenzia: “Uno dei dati più importanti è quello del Pd, punito in una delle sue roccaforti rosse per via del suo isolamento. E’ auspicabile quindi costruire una coalizione e pretendere il cambiamento della legge elettorale con un premio di coalizione visto che l’Italicum può essere un’arma a doppio taglio. Pertanto al ballottaggio deve andare in scena un senso di responsabilità per sconfiggere il populismo che significa malgoverno.”

Per Alessandro Lanteri del Partito Democratico: “La maggior parte dei risultati elettorali dipende per lo più da fattori locali, e infatti non c’è un andamento omogeneo dei tre poli in tutta Italia (PD, centrodestra e M5S). Vista la situazione generale, in Liguria non è andata male per il centrosinistra. Noto con dispiacere che in gran parte dei Comuni dell’entroterra si è presentata solo una lista, a volte accompagnata da una lista “civetta”. Fare l’amministratore locale sta diventando un “mestiere” ingrato e bisogna ringraziare chiunque si metta a disposizione per farlo. Penso poi che meriti i miei migliori auguri di buon lavoro Valerio Ferrari di Terzorio, che a 24 anni è diventato uno dei sindaci più giovani d’Italia.”

Il coordinatore provinciale di Forza Italia Marco Scajola: “Diano Marina è la dimostrazione che quando il centro destra è compatto e unisce esperienza e rinnovamento è credibile e forte e ottiene risultati importanti. A livello nazionale – prosegue Scajola – vale lo stesso discorso, dove purtroppo ci sono state incomprensioni, vedi Roma, i risultati non sono stati positivi. Pertanto bisogna portare avanti quel modello vincente che è il Modello Toti ed è in questa direzione che bisogna lavorare, sui programmi, sulle persone moderate, in pista ci devono essere i migliori.”

Ancora Scajola: “Queste elezioni hanno dimostrato una voglia di cambiamento, lavorando con una determinazione come quella delle elezioni regionali in Liguria con un centro destra unito e in piccolo su Diano Marina. Il Pd non fa il pieno, anzi in alcuni casi è andato anche male e questo è un messaggio forte: la gente ha detto basta alle storielle di Matteo Renzi, c’è voglia di voltare pagina e cambiare.”

E infine: “I Cinquestelle non sono garanzia di stabilità, il Pd fa acqua da tutte le parti e allora solo il centro destra unito può rialzare il paese, rialzare l’Italia.”