“Il mare più bello” ignora la Riviera, Oneglio: “Non importa, meglio il passaparola dei bagnanti”

30 giugno 2016 | 10:04
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“Il mare più bello” ignora la Riviera, Oneglio: “Non importa, meglio il passaparola dei bagnanti”

Nella guida di Legambiente e Touring Club che racconta oltre 300 centri costieri, in tutta la Liguria è stata “premiata” solamente Vernazza

Imperia. La Liguria, con 25 bollini blu, 2 in più del 2015, si conferma la regione al top della classifica delle Bandiere Blu Italia 2016. Le sue spiagge urbane tra monti e mare – glamour e affollate, ma anche le più pulite – sono state premiate dalla ong danese Foundation for Environmental Education dopo analisi e sopralluoghi effettuati su tutte le coste del Belpaese. Eppure non è così per Legambiente e Touring Club. Nella guida “Il Mare più bello” che racconta oltre 300 centri costieri, in tutta la Liguria è stata “premiata” solamente Vernazza, nello Spezzino.

Quello effettuato non pretende di essere un censimento delle aree balneari italiane, ma ne rappresenta una selezione in base a criteri principalmente ispirati alla qualità dell’ambiente in generale e alla buona gestione del territorio. Di certo ha fatto storcere il naso a più di un imprenditore balneare della Liguria.

“Ma è evidente che la nostra regione – dice Gianmarco Oneglio, membro e portavoce della giunta regionale della Fiba Balneari liguri. Siamo quella che ha ottenuto il maggior numero di Bandiere Blu, due in più rispetto all’anno scorso. Sappiamo che la selezione contempla le valutazioni espresse sulla base delle analisi delle acque effettuate da Goletta Verde, i dati raccolti dai circoli locali di Legambiente e quelli elaborati da diverse banche dati sulla gestione dei servizi territoriali e turistici, ma sono contrapposti a quelli della Fee. Una situazione che per fortuna non disorienta il bagnante. Ormai chi frequenta le nostre strutture e i nostri lidi conosce i servizi, la qualità del mare. Il passaparola resta sempre il miglior modo di comunicare esperienze e situazioni, al di là di guide e pubblicazioni autorevoli come possono essere quelle del Tci. Ci sono zone come la Mortola nel ventimigliese, Bergeggi o Varigotti in provincia di Savona che sono meta ogni anno di turisti anche stranieri. Aree naturali da leccarsi i baffi che forse meriterebbero più attenzione durante le selezioni della Penisola”, conclude Oneglio.