I comuni dell’intemelio interessati allo SPRAR: Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati

6 giugno 2016 | 19:15
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I comuni dell’intemelio interessati allo SPRAR: Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati

In pratica ogni comune si farebbe carico di un numero limitato di richiedenti asilo e rifugiati, che troverebbero ospitalità in appartamenti di privati

Ventimiglia. Si sono riuniti oggi, sindaci e assessori dei comuni dell’intemelio, per ascoltare un delegato esperto nella gestione degli SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati).

I sindaci di Soldano, Olivetta San Michele, Dolceacqua, Camporosso, Vallebona, Airole, Ventimiglia, Bordighera, Isolabona, Pigna, Vallecrosia e San Biagio stanno valutando la possibilità di accedere ad un bando del ministero – quando ci sarà – con un progetto comune volto all’accoglienza e all’inserimento nella società dei richiedenti asilo.

Un progetto ambizioso, quello del SPRAR,  costituito dalla rete degli enti locali che per realizzare un’accoglienza integrata accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. A livello territoriale gli enti locali, con il prezioso supporto delle realtà del terzo settore, garantiscono interventi di “accoglienza integrata” che superano la sola distribuzione di vitto e alloggio, prevedendo in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico.

In pratica ogni comune si farebbe carico di un numero limitato di richiedenti asilo e rifugiati, che troverebbero ospitalità in appartamenti di privati (qualora non vi fossero a disposizione locali comunali) pagati con fondi ministeriali: si parla di 35 euro al giorno per persona. Oltre a vitto e alloggio, però, gli ospiti avrebbero modo di imparare la lingua italiana e apprendere un mestiere per un inserimento del mondo del lavoro.

Istituire uno SPRAR non è cosa semplice e i tempi per la sua realizzazione non sono rapidi. Una volta creata una rete di accoglienza SPRAR, però, la prefettura non avrebbe più potere di imporre ai sindaci la presenza di migranti identificati sui territorio di loro competenza. Resta invece esclusa la problematica dei migranti irregolari che raggiungono Ventimiglia con la speranza di raggiungere la Francia: questo tipo di immigrazione “di passaggio” non può essere fermata con lo SPRAR.