FACCIA A FACCIA

I bagni marini bussano alla Regione per tutelare e dare un valore alle aziende

21 giugno 2016 | 09:34
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I bagni marini bussano alla Regione per tutelare e dare un valore alle aziende

Per il 27 giugno convocato il tavolo del Demanio a Roma dall’assessore Scajola

Imperia.  Il riconoscimento del valore commerciale dell’azienda, la tipicità dell’offerta balneare in liguria e la definizione di facile e difficile rimozione, e il non incameramento (e relativi canoni) per gli stabilimenti balneari.

Sono i temi affrontati nel corso di un vertice che i rappresentanti di categoria hanno avuto, presso gli uffici della Regione, con l’assessore Marco Scajola e con la commissione che lavora alla stesura di una norma regionale di salvaguardia degli stabilimenti liguri.

“Un incontro indispensabile per salvaguardare i bagni marini davanti allo spettro della Bolkestein che rischia di provocare danni a tutta la nostra categoria”, ha sottolineato Enrico Schiappapietra, presidente per la Liguria del Sib, il sindacato dei bagni marini. Resta ferma ed inamovibile a livello nazionale la richiesta di un periodo transitorio di trent’anni e l’impegno della Regione in tal senso sarà ribadito il prossimo 27 giugno al tavolo del Demanio di tutte le regioni costiere convocato a Roma dallo stesso assessore Scajola.

“Abbiamo riscontrato la piena adesione alla nostra proposta di tutte le sigle sindacali, compresa Cna, che nelle prime sedute di commissione si era dichiarata contraria alle nostre richieste.
Ora – conclude Schiappapietra –  è necessario legiferare in Liguria per i bagni marini liguri”.