Grande appeal per ‘La ricerca di Tesla’ il videogame di Vallarino testato dal Liceo Cassini




Il gioco ad interfaccia testuale realizzato con l’IIS Marconi di Imperia fa presa. “Oggi finalmente i videogiochi possono così essere considerati efficace strumento di formazione e divulgazione”.
Sanremo. Grande appeal per “La ricerca di Tesla” il videogioco firmato Marco Vallarino e l’IISMarconi di Imperia che stamattina, nella classe 1D del Liceo Cassini di Sanremo, hanno testato con gli alunni matuziani il loro videogame realizzato in tre anni di lavorazione.
A fare notizia è il videogame stesso, giocabile free e da qualsiasi piattaforma (che sia pc, smartphone o tablet) ma volutamente molto diverso da quelli tradizionali poiché qui, per poter giocare, occorre interagire scrivendo: una nuova metodologia di approccio che favorisce anche persone non vedenti (attraverso la sintesi vocale).
“Tre anni fa abbiamo avuto l’idea di questo gioco interattivo e con Marco abbiamo iniziato ad abbozzarlo. – spiega fiera Gabriella Spanò,Docente di Italiano al Marconi di Imperia. – Il progetto ai ragazzi è piaciuto e da allora lo abbiamo completato per l’orientamento dell’istituto. E dal pensiero si è così passati alla programmazione vera e propria, all’insegna della tecnica, della fantasia e dello studio, anche grazie al Professor Umberto Sisia, al Professor Paolo Russo e Cristina Chiappori”.
Giornalista e scrittore, l’eclettico Marco Vallarino è il pilastro del progetto; lui che ha sempre pubblicato racconti e romanzi ascoltando però sempre la sua passione per i videogiochi, specialmente quelli ad interfaccia testuale “poiché spesso la presentazione di un libro fatica a mantenere interesse mentre coni videogiochi le reazioni sono entusiasmanti…lo percepisco guardando gli occhi della gente”.
La storia del gioco è ambientata nell’800 in una sorta di macchina del tempo che parte da Marconi e si ispira all’inventore e ingegnere elettrico serbo Nikola Tesla. “Per molto tempo additati come fonte di decerebralizzazione dei più giovani, – chiosa Vallarino – oggi finalmente i videogiochi possono così essere considerati efficace strumento di formazione e divulgazione“.