Emergenza alimentare, in provincia di Imperia 3 famiglie su 5 non hanno soldi per mangiare

27 giugno 2016 | 09:41
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Emergenza alimentare, in provincia di Imperia 3 famiglie su 5 non hanno soldi per mangiare

L’associazione Custodes Terrae Onlus: “Famiglie del tutto indigenti, in molti casi numerosissime (anche 6 persone) e con minori a carico, che sempre più spesso non arrivano alla seconda settimana del mese”

Imperia. L’articolo 25 della Dichiarazione Universale dei diritti umani riconosce a ogni individuo il “diritto a un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia con particolare riguardo all’alimentazione […]”; eppure ancora oggi in Italia oltre 6 milioni di persone non dispongono del denaro necessario per mangiare. Tra costoro molti risiedono in provincia di Imperia; come spiega Katia Loda, segretaria nazionale di Custodes TerraeOnlus, l’associazione che dal 2014 si occupa di far fronte ai bisogni alimentari della popolazione sul nostro territorio.

Tre famiglie su cinque– illustra Loda – “non riescono a mettere insieme il pranzo, la cena e addirittura la colazione per mancanza di disponibilità economiche. Famiglie del tutto indigenti, in molti casi numerosissime (anche 6 persone) e con minori a carico, che sempre più spesso non arrivano alla seconda settimana del mese. Famiglie purtroppo abbandonate dalle istituzioni e che cerchiamo di aiutare con le collette alimentari, quindi tramite la raccolta nei supermercati di prodotti non deperibili – pasta, olio, sughi, scatolame, biscotti – che i cittadini acquistano destinando parte della loro spesa a chi è meno fortunato“.

Colletta Alimentare

Le collette alimentari, in un momento storico drammatico come quello attuale, in cui il numero degli indigenti ha raggiunto livelli che non si registravano dal secondo dopoguerra, rappresenta l’occasione migliore per aiutare chi si trova in difficoltà e soprattutto per portare all’attenzione il problema della povertà alimentare di cui troppo spesso si ignorano casi e conseguenze.

E’ elevatissimo” – continua infatti Loda – “il numero di bambini che vanno a scuola la mattina senza la colazione perché i genitori non possono permettersi di comprare loro i biscotti. E se riescono ad acquistare i biscotti magari non hanno i soldi per il latte. Ci stiamo rendendo conto di una forte e generalizzata insofferenza genitoriale, di quegli adulti disoccupati o con lavori saltuari impossibilitati di dare ai loro figli i beni di prima necessità”.

E prosegue: “Fortunatamente quando organizziamo le collette la risposta della cittadinanza è ampia, e abbiamo notato che è sempre chi ha di meno a dare di più, chi magari si è trovato o si trova in uno stato di bisogno e che contribuisce attivamente alla colletta come segno di riconoscenza per quello che ha ricevuto. Meno fortunata invece la questione delle autorizzazioni. Dopo le ultime negazioni da parte del comune di Imperia e di alcuni supermercati, ora abbiamo trovato riscontro nei supermercati del gruppo Arimondo, che ci ha dato la possibilità di svolgere diverse raccolte alimentari”.

Di fronte all’emergenza alimentare e contro l’immobilismo istituzionale dunque, si stanno ergendo unicamente – accanto alle secolari realtà caritative –, i singoli cittadini contribuenti e le associazioni, sia onlus che umanitarie. E’ il caso quest’ultimo delle iniziative promosse nel corso degli anni dai Lions Club Sanremo Matutia. Basti pensare, come spiega Maria Grazia Tacchi Galletti, segretaria dell’associazione, “che lo scorso gennaio con un’unica colletta abbiamo raggiunto il peso di milleduecento chili di prodotti da destinare alle persone bisognose. Pacchi di pasta, di riso, di zucchero, di caffè e tanto altro ancora, che i volontari della Croce Rossa Italiana e della Protezione Civile hanno distribuito alla Parrocchia di San Rocco, a quella di San Giuseppe e di San Siro e alla Fondazione Miriam”.

Perché purtroppo” prosegue Tacchi Galletti confermando quanto già esposto da Loda, “a Sanremo sono davvero tante le famiglie che non riescono a raggiungere una soglia necessaria di spesa per acquistare beni e servizi considerati essenziali, a cominciare dagli alimenti. Queste famigliesi trovano in condizioni di povertà quasi assoluta e vivono senza nulla in zone come la Pigna o anche nella periferia ad esempio al Borgo o al Baragallo. Ma dove c’è bisogno c’è un Lions e per quanto è nelle nostre disponibilità e capacità noi continueremo a porgere la nostra mano”.

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Se anche voi volete unirvi a questa “alleanza” contro la povertà alimentare, ricordiamo la prossima colletta organizzata dai volontari di Custodes TerraeOnlus e che si svolgerà il 23 luglio al Punto Simply di Imperia.