Dolcedo, corso stanziale annuale “Clown di corsia” per i Clown di Sorrisi in Pillole

17 giugno 2016 | 10:04
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Dolcedo, corso stanziale annuale “Clown di corsia” per i Clown di Sorrisi in Pillole

Vispa: “Ritengo che quest’esperienza, vissuta tra lacrime e risate, canti e balli, stati d’animo differenti e a volte contrastanti, sia stata vissuta, dal primo all’ultimo istante, con particolare intensità e impegno da tutti”

Dolcedo.Vispa e I clown di Sorrisi in Pillole raccontano: “Il 7 e 8 maggio scorsi, giusto un mesetto fa, ero a Dolcedo per il consueto corso stanziale annuale ‘clown di corsia’ con gli altri compagni e compagne dell’associazione Sorrisi in Pillole.

Quest’anno c’era molta attesa per questo momento poiché avremmo avuto il nuovo ‘coach’, Emanuele Morandi, ad accompagnarci nel nostro percorso evolutivo e istruttivo e quindi nessuno di noi sapeva o sospettava cosa ci saremmo potuti aspettare.

Personalmente, ma cercando d’interpretare anche i commenti e le impressioni degli altri partecipanti, ho scoperto e riscoperto tanto di me, ma anche dei compagni di corso.

Chiamarlo corso, poi, mi pare alquanto riduttivo in quanto il tempo trascorso a Dolcedo è stato piuttosto breve, ma intenso, ricco di momenti di grande emozione singoli e collettivi.

In particolare c’è stato un grande e profondo lavoro di esplorazione su se stessi e sugli altri; un’esperienza sul proprio corpo e sul corpo dei compagni; un’attività condotta da Emanuele con i giusti ritmi, spesso lenti, a volte più dinamici, ma sempre e comunque volta a portare l’attenzione dentro di noi.

Molti, grazie a questo, hanno avuto la possibilità di riconoscere o riscoprire i propri limiti e di superarli, condividendoli con tutti e rendendoli partecipi dell’evoluzione emozionale.

Le sensazioni globali dell’intero percorso sono quelle di essere stati accompagnati a sviluppare attenzione, partecipazione, gioco, lentezza, ritmo, canto, musica, contatto con le nostre profondità e quelle della meravigliosa natura circostante e degli altri, emozione, commozione… infine grandi sensazioni e partecipazione.

Ritengo che quest’esperienza, vissuta tra lacrime e risate, canti e balli, stati d’animo differenti e a volte contrastanti, sia stata vissuta, dal primo all’ultimo istante, con particolare intensità e impegno da tutti, ‘coach’ compreso, e abbia lasciato molto dentro ciascuno di noi, ma soprattutto abbia contribuito a un ulteriore passo avanti per la nostra crescita interiore personale e di considerazione verso l’altro: un importante elemento per noi indispensabile nella nostra attività ‘clown’ in ospedale.

Io, in particolare, ne ho potuto verificare l’effetto proprio due giorni fa, al mio primo turno in corsia dopo il corso di Dolcedo: con il mio compagno di turno, in questo caso Baloo, mi sono accorta di aver sviluppato davvero un diverso modo di prestare attenzione a lui e ai piccoli pazienti cui ci rivolgevamo.

Forse c’è un’unica pecca che possiamo imputare quest’anno al nostro corso: è durato troppo poco! Ma la sua fine credo sia per tutti solo una parentesi in attesa del prossimo ciclo di lezioni che attendiamo con nuovo spirito e altre aspettative… Emanuele, preparati!”.