Dolceacqua dice NO all’H16: il paese dei Doria contro la proposta di eliminare guardia medica e accorpare gli studi medici sulla costa

9 giugno 2016 | 10:24
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Dolceacqua dice NO all’H16: il paese dei Doria contro la proposta di eliminare guardia medica e accorpare gli studi medici sulla costa

Sindaco Gazzola: “Ennesimo depauperamento dei comuni dell’entroterra”

Dolceacqua. L’amministrazione dice no all’H16. Sindaco Gazzola: “Ennesimo depauperamento dei comuni dell’entroterra”.

La sua stessa battaglia è condivisa dal gruppo di amministratori di Latitudine 43, la cui presidente in pectore è Roberta Guglielmi, sindaco di Vallebona. È stato lo stesso gruppo a promuovere l’iniziativa.

Accorpare gli studi medici in un’unica località sulla costa ed eliminare i presidi di guardia medica: queste le due proposte del ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Proposte che non piacciono ai sindaci dei paesi dell’entroterra, in primis a Fulvio Gazzola, primo cittadino del comune di Dolceacqua. Per questo l’amministrazione non ci ha pensato un attimo e si è subito attivata promuovendo una raccolta firme per dire no all’H16 e all’abolizione del servizio di guardia medica.

Una manovra, quella del Governo, che lascerebbe scoperti i piccoli comuni dell’entroterra da importanti presidi e ambulatori che garantiscono, ad oggi, la possibilità ai residenti di avere a disposizione servizi medici.
“Abbiamo incontrato i medici di base e le associazioni di categoria”, ha spiegato il sindaco Gazzola, “Proprio a fianco dell’Associazione dei Medici di Base abbiamo deciso di indire una raccolta firme”.
E così, presso l’ufficio anagrafe del Comune di Dolceacqua, presso gli Studi Medici del Dr. Dallorto e Veziano, e presso gli Esercizi Commerciali che ne faranno richiesta, sono a disposizione i moduli per la firmare la petizione: “Sì ALLA GUARDIA MEDICA, NO ALL’H16”.

Cosa accadrebbe in pratica se la proposta del ministro diventasse realtà? “Questa nuova organizzazione avrebbe un impatto fortemente negativo in modo particolare per i residenti dei piccoli Comuni del’Entroterra, soprattutto in un territorio come quello della nostra Provincia”, si legge nel testo della petizione, “L’accorpamento degli Studi dei Medici di Base (nel nostro caso sulla costa) con la mancanza di un adeguato servizio di trasporti pubblici, la mancata presenza della Guardia Medica, sostituita dall’unica auto 118 presente sul territorio, oppure la necessità di dover utilizzare i servizi di Pronto Soccorso (intasandone ulteriormente le attività) saranno le cause prodotte da questa norma”.

Per questo l’amministrazione comunale non ci ha pensato un attimo e ha deciso di dire NO “ad una proposta che mette a rischio i Residenti dei Piccoli Comuni, NO all’ulteriore “norma” che tende a minare la loro sopravvivenza”. Perché, come spiega lo stesso Gazzola, “Non si tratta che dell’ennesima manovra per depauperare il nostro entroterra”.