Consiglio comunale su Civitas, le critiche di Silvia Malivindi (M5S)
“Credo che adesso sia tempo di dare qualche risposta alla cittadinanza”
Ventimiglia. “Il 7 luglio alle 9:30 del mattino verrà svolto il consiglio comunale chiesto dalla minoranza per fare luce sull’accesso della Guardia di Finanza in comune relativo alle fatture Civitas.
Voglio ribadire – scrive Silvia Malivindi consigliera comunale del M5S – tutta la mia disapprovazione nei confronti di questa amministrazione per come ha gestito la liquidazione della partecipata Civitas Srl, disapprovazione che ho già espresso sui giornali, nei consigli comunali e anche a mezzo di esposti.
In questi due anni, mentre il M5S chiedeva a gran voce la sospensione della liquidazione in attesa di conoscere l’importo dei debiti – che ad oggi sembra rivelarsi irrisorio – il Sindaco si è limitato a dire che non era compito suo ma era responsabilità del liquidatore: non sono d’accordo, un amministratore pubblico non può evitare le responsabilità in questo modo. Il liquidatore della Civitas, dal canto suo, non è un amministratore pubblico ma è un professionista privato, erano quindi il Sindaco e la giunta a dover fornire delle indicazioni, a dover dare un’impronta politica al suo operato, cosa che non è stata fatta. Il risultato è che che è stato venduto un immobile alla metà del suo valore di mercato per pagare dei debiti che a quanto pare non c’erano nemmeno. Come mai? Potrebbe nascondersi qualcosa dietro questo gesto?
Ad ogni modo il Sindaco è stato eletto per gestire la cosa pubblica, per guidare la città, per assumersi delle responsabilità, e non per fare lo stretto indispensabile per non incorrere in sanzioni.
Ciò che è certo è che quell’immobile poteva essere utilizzato per scopi pubblici, e comunque, se venduto a un maggior prezzo, il maggiore ricavato poteva essere usato per la città di Ventimiglia, per opere di manutenzione: invece è stato svenduto e col ricavato si pagheranno appena le parcelle di liquidatori, avvocati, consulenti, etc.
Credo che adesso sia tempo di dare qualche risposta alla cittadinanza.”