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Antiche mura di Imperia, raccolta di firme per non sotterrare la storia

23 giugno 2016 | 21:08
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Antiche mura di Imperia, raccolta di firme per non sotterrare la storia
Antiche mura di Imperia, raccolta di firme per non sotterrare la storia
Antiche mura di Imperia, raccolta di firme per non sotterrare la storia

Di Meo: “Preservare questi manufatti per lo studio delle nostre origini, della nostra cultura e delle nostre tradizioni”

Imperia. “Se qualcuno ha intenzione di sotterrare la storia avvieremo una raccolta di firme per evitare scempi e rendere visibili le vecchie mura di Imperia”. E’ determinato Piero Di Meo, portavoce del gruppo dei Mugugni, molto attivo su Facebook che questa sera, durante la conferenza promossa da Luigi Gambaro della Soprintendenza ai Beni archeologici della Liguria, l’archeologa Frida Occelli e lo storico Gianni De Moro, ha chiesto come verranno preservate queste importanti scoperte. Interrogativo al quale dovrà rispondere l’amministrazione comunale che comunque aveva manifestato la possibilità di lasciare aperta almeno una parte dello scavo.

Ma gli imperiesi hanno già messo le mani avanti. “Insieme alla professoressa Carla Nattero – ha confermato Di Meo come già anticipato da Riviera24.it nei giorni scorsi – siamo pronti per avviare una petizione nella speranza di poter coinvolgere tutta Imperia. Iniziativa che – ha puntualizzato Di Meo – ha come scopo quello di preservare questi manufatti importanti per lo studio delle nostre origini, della nostra cultura e delle nostre tradizioni”.

E’ stato grazie agli scavi per il collettamento del depuratore alla Spianata Borgo Peri che è stato possibile scoprire i resti del bastione a difesa dell’abitato.

Gli esperti del Politecnico di Torino stanno creando una mappa in 3D dell’area, in modo da avere un quadro preciso e consentire in un futuro la copertura. È stato anche realizzato un video, ora visibile all’interno dello stand della Soprintendenza nella festa di San Giovanni.

A stupire gli studiosi è stato il ritrovamento di una torre circolare all’interno di un bastione sabaudo caratterizzato da “orecchioni”, che risaliva al ’600, come i resti delle mura visibili in via Palestro. “Le cartografie storiche non la registravano: doveva far parte di un sistema di fortificazioni anteriore al bastione, poi inglobato al suo interno”, osservano nel video. mura antiche oneglia

Secondo gli esperti, la torre presenta “analogie con i bastioni cinquecenteschi della capitale sabauda, Torino”. Si tratta di “una muratura continua interrotta da un’apertura che ne consentiva l’accesso dall’interno della città, e da due feritoie nella parte orientale”. Da qui si faceva fuoco con gli archibugi, i “predecessori” del fucile moderno, ma si utilizzavano anche le balestre, ancora in uso dopo la scoperta della polvere da sparo.

L’orientamento delle feritoie fa ipotizzare che dovessero difendere il settore più a Nord, dove le carte secentesche indicano il porto detto “dei Peri”. Il varco forse era stato fatto costruire da Brigida Doria, “governatrice” dal 1537 al 1568, per difendere l’insediamento dalle incursioni dei pirati barbareschi, che colpirono la costa ligure nel ’500. Sulla parte esterna della torre sono state incise le figure di due imbarcazioni a 6 remi. A una è legato un elemento triangolare.