Agnesi, spiragli per la ricollocazione del personale di Imperia

23 giugno 2016 | 19:08
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Agnesi, spiragli per la ricollocazione del personale di Imperia

Situazione decisamente delicata al pastificio di Oneglia, il suo destino è ormai segnato; convocata l’assemblea dei dipendenti

 Imperia. Ci sono spiragli per i lavoratori dell’Agnesi di Imperia, ma tutti ancora da valutare con attenzione dalle stesse maestranze del pastificio di via Schiva che hanno già convocato un’assemblea.

Nell’incontro di oggi a  Bologna, iniziato con dure ore di ritardo e concluso alle 18.15, c’erano i sindacati che rappresentano i lavoratori, quindi i delegati delle Rappresentanze sindacali unitarie interne allo stabilimento di via Schiva, rappresentanti nazionali e provinciali di Cgil, Cisl e Uil. Per l’azienda invece al tavolo c’erano Ulderico Falconi e Emanuele Sforna.

“L’azienda – fanno sapere i sindacati al termine dell’incontro – ci ha consegnato un documento che prevede la ricollocazione del personale a fronte della chiusura del pastificio già annunciata per la fine dell’anno. Quel documento – sottolineano gli stessi sindacalisti presenti all’incontro – ora dovrà essere portato all’esame dell’assemblea di domani e successivamente ad un incontro già programmato per martedì prossimo. Al momento preferiamo non svelarne i contenuti per rispetto appunto dei dipendenti”. Le posizioni però tra dipendenti e gruppo Colussi sono ancora piuttosto lontane.

Durante il faccia a faccia di questo pomeriggio i sindacati hanno voluto chiedere chiarimenti alla Colussi circa il futuro delle maestranze attualmente impiegate nello stabilimento di Imperia. Tra sei mesi lo stabilimento di via Schiva, come noto, vedrà la cessazione della produzione di pasta e il trasferimento della stessa nel sito di Fossano. In modo particolare ci si aspettano risposte concrete circa la possibilità di ricollocazione della forza lavoro e di queste si è cominciato a parlare nella riunione bolognese a cui ne seguirà una seconda la prossima settimana.

Solo pochi giorni fa la Colussi era uscita allo scoperto con una nota che in parte già chiariva queste circostanze: “Sono diverse le strade che si stanno percorrendo per poter offrire una prospettiva concreta al maggior numero possibile di dipendenti dello stabilimento . ha sottolineato Ulderico Falconi, responsabile delle Relazioni Industriali per il Gruppo Colussi – Stiamo lavorando per un intervento che è, val la pena ricordarlo, frutto univocamente della disponibilità e responsabilità del Gruppo. Gli scioperi che si stanno susseguendo in questi giorni possono solo allontanare la soluzione e rischiano di far venire meno la disponibilità a collaborare, obiettivo che dovrebbe essere condiviso da ambo le parti”.

Colussi aveva anche sottolineato che “l’attuale sito produttivo è ospitato in locali che non ne permettono lo sviluppo ed impediscono l’ottenimento di molte certificazioni di qualità necessarie per lo standard che il mercato richiede. Senza contare l’impossibilità di avere una logistica efficiente, dalle infrastrutture viarie per i camion alle banchine del porto per l’arrivo della materia prima. Di tutte queste difficoltà le istituzioni sono a conoscenza da moltissimi anni, tanto che delle soluzioni, rimaste inattuate, erano elencate nel protocollo del lontano 2003. Colussi ha annunciato con largo anticipo le proprie intenzioni e si sta muovendo su più fronti per mitigare il contraccolpo occupazionale”.

Domani a Imperia, dunque, i rappresentanti sindacali relazioneranno sui risultati dell’incontro  di Bologna durante un’assemblea con i lavoratori, già convocata alle 10 nella palazzina degli operatori portali di Oneglia.