Agnesi, operai in corteo: “Ok allo spezzatino, non alla spazzatura”

7 giugno 2016 | 17:23
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Agnesi, operai in corteo: “Ok allo spezzatino, non alla spazzatura”
Agnesi, operai in corteo: “Ok allo spezzatino, non alla spazzatura”
Agnesi, operai in corteo: “Ok allo spezzatino, non alla spazzatura”

La Rsu: “L’ultimo ricatto dell’azienda? Scioperate e l’incontro del 28 salterà”

Imperia. Presidi, scioperi e oggi anche un corteo. Ma la domanda che si pongono i lavoratori del pastificio di via Schiva a Oneglia é un’altra: “Che fine faremo?” E hanno ragione a chiederselo visto che le risposte di Colussi non sono mai state chiare. Anzi l’azienda è arrivata addirittura a ricattare goi operai: “Se estremizzerete con gli scioperi potreste ricevere l’ordine di non salire più a trattare”. 

E sul loro futuro: “Lo spezzatino e il trasferimento dei volontari a Fossano potrebbe essere accolto, ma ci vogliono garanzie”. Colussi non è mai stato trasparente. Ci ha parlato di pasta, sughi, di controllo qualità. Mai visto un piano industriale in uno degli incontri – osserva Davide Piazzi, segretario regionale della Fai Cisl – E la cosa più preoccupante che prima o poi ci verranno a dire che anche Fossano chiuderà. La cosa che più ci stupisce è che Colussi ha anche rifiutato un aiuto dalla Regione. Tutto molto incomprensibile”.

Al corteo di questo pomeriggio, partito dal pastificio che ha bloccato anche il traffico, c’erano anche diversi consiglieri comunali, in testa il presidente del consiglio Diego Parodi, il sindaco di Imperia Carlo Capacci, ma c’era anche Alessandro Il Grande arrivato da Sanremo: “Portiamo la nostra solidarietà, ma anche la nostra chiara pressione su Colussi. Qui non fará nulla di strano. Imperia ha già pagato troppo, anche le famiglie degli operai. Bisogna trovare una soluzione e far si che tutte le forze politiche si adoperino per aiutare gli operai e le loro famiglie. Oggi siamo tutti agnesini”.

All’orizzonte ci sono nuovi incontri proprio per affrontare la questione del futuro dello storico stabilimento. Un’occasione per affrontare i problemi della ristrutturazione dell’intero Gruppo e si parlerà anche dell’ipotesi di trasferire la produzione di pasta da Imperia a Fossano. Da settimane i sindacati sperano di ottenere maggiori chiarimenti sulle proposte alternative del Gruppo Colussi per reimpiegare i dipendenti imperiesi, dopo la definitiva interruzione della produzione di pasta, prevista per fine anno, con il previsto trasferimento delle linee produttive nello stabilimento di Fossano, in provincia di Cuneo.

“A febbraio – ricordano i delegati sindacali –  i vertici aziendali avevano annunciato l’intenzione di trasferire da Imperia a Fossano la produzione della pasta, fornendo alternative al momento rimaste ancora molto “fumose” per il sito imperiese: creazione di un museo della pasta e di un centro di ricerca e sviluppo della qualità; avvio della produzione di sughi per fornire un primo piatto completo; accordi con ditte del territorio per la produzione di pasta fresca; mantenimento in va Schiva di una linea produttiva di “alta qualità”. Si tratta di ipotesi che, fino a questo momento, non sono suffragate da alcuna certezza – avvertono i delegati sindacali –  Proprio per questo lasciano l’amaro in bocca e non servono a mitigare la preoccupazione dei dipendenti diretti e anche di quelli dell’ indotto del pastificio di Imperia”.

A proposito i lavoratori hanno ancora due giornate di sciopero programmate.  Se la situazione non si dovesse sbloccare verranno decise altre giornate di astensione dal lavoro perché come recitava uno striscione sfilato in corteo: “190 anni di storia ad Imperia, 190 famiglie oggi nella paura”.