Agnesi, nel futuro del pastificio 10 esuberi e trasferimenti in altre aziende

24 giugno 2016 | 10:35
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Agnesi, nel futuro del pastificio 10 esuberi e trasferimenti in altre aziende

Previsto anche un centro museale all’interno del pastificio, ma il piano non convince nessuno

Imperia. Agnesi Eccellenze Liguri Imperia uno-due lavoratori, iniziativa pasta fresca artigianale quattro al massimo dieci addetti da collocare in Liguria, nel laboratorio qualità “Eccellenze Liguria”  tre addetti a Imperia, polo museale a Imperia con tredici-quindici addetti, produzione specialità liguri quattro addetti. Questi i trasferimenti. Capo turno sala macchina a Fossano tre addetti, addesso sala macchine tre addetti, capo turno confezionamento pasta a Fossano diciotto-ventitrè addetti, manutentore meccanico a Fossano un addetto, esperto assicurazione qualità a Fossano due impiegati, manutentore meccanico a Tavernelle due impiegati, capo turno produzione a Leinì un addetto. Per il personale che potrà essere accompagnato alla pensione si stima un numero massimo di una ventina di lavoratori. E poi non tutti hanno maturato l’età per poter andare in pensione. Almeno una decina quelli che rischiano di essere addirittura licenziati

Questa la stangata per gli “agnesini” che non sono soddisfatti del piano industriale illustrato dall’azienda Colussi nel corso del vertice bolognese di ieri.  A conti fatti ci sará spazio nel gruppo Colussi per circa 78 persone che potranno decidere in un colloquio con il personale come disegnare il loro futuro. Una ventina quelli che potrebbero essere avviati alla pensione ma ancora non vi è certezza perchè mancano accordi che devono essere sottoscritti.

Tutto si deciderà martedì prossimo. Eccoli i numeri diffusi dall’azienda e illustrati oggi in assemblea all’esterno della sede storica della Compagnia Ludovico Maresca.  I tempi stringono perchè l’Agnesi, ormai è arrivata la conferma, chiuderà il 31 dicembre e non ci sarà alcun ricorso alla cassa integrazione. “E’ stata bocciata la possibilità di prorogarla ancora per un anno”, hanno detto i delegati sindacali. “Una cosa è certa, se inizieranno i trasferimenti non saranno possibili trattative sindacali nè contrattuali. Ma prima di ciò cercheremo di limare e trovare soluzioni per ottenere il miglio risultato possibile”, hanno aggiunto.

Un nuovo incontro è previsto per martedí prossimo quando dovrà essere eventualmente ratificato. Malumori da parte dei lavoratori che hanno chiesto alla Rsu di firmare alcun documento sino a quando non verranno chiariti i passaggi. “Tutti dovranno avere una buona uscita e soprattutto chiediamo che l’azienda metta nero su bianco i nomi dei dipendenti dove verranno trasferiti prima che venga chiuso il pastificio”, hanno sottolineato amareggiati i dipendenti che hanno deciso di non scioperare almeno sino al prossimo 28 giugno.

Dopo il faccia a faccia di martedì prevista una nuova assemblea degli “agnesini” il giorno dopo. “Chiederemo i dettagli di questo piano industriale ancora poco chiari”, hanno confermato i delegati Rsu.

Alcuni operai hanno già preparato una lettera da inoltrare all’azienda che tra l’altro ieri, durante il vertice di Bologna,  non ha mancato di contestare i giornalisti per come hanno seguito la vicenda e anche la politica. In particolare l’amministrazione Sappa che non avrebbe concesso l’autorizzazione per il porto e per il silos, accuse rivolte anche a quella attuale dopo la bocciatura del progetto della “Porta del mare” deciso nel corso di un consiglio comunale ad hoc preceduto da un corteo dei lavoratori.