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700 firme per non perdere il Baraonda al Baragallo

7 giugno 2016 | 19:12
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700 firme per non perdere il Baraonda al Baragallo
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700 firme per non perdere il Baraonda al Baragallo
700 firme per non perdere il Baraonda al Baragallo

Il contratto di locazione che il Comune deve pagare al Clero, proprietario dell’edificio sito in Via Margotti 29 e attualmente sede del Baraonda, scade il 30 giugno prossimo

Sanremo. Sono stati Chiara Adduci e Davide Surace, oggi pomeriggio a nome degli oltre cento giovani e delle moltissime famiglie del quartiere ma non solo, a consegnare formalmente all’Assessore al Sociale Costanza Pireri la petizione che, con 700 firme, chiede a gran voce che il Centro di aggregazione giovanile Baraonda Spazio Libero non debba lasciare la sede del Baragallo.

Il contratto di locazione che il Comune deve pagare al Clero, proprietario dell’edificio sito in Via Margotti 29 e attualmente sede del Baraonda, scade il 30 giugno prossimo “e nessunodi noi ha ancora capito, dopo tale data, quale sarà il destino del nostro progetto” -spiega il Dottor Fulvio Rombo quale psicologo e responsabile del Centro.

Il Baraonda ha sempre rappresentato un validissimo  progetto di prevenzione del disagio giovanile, configurato come Centro  di aggregazione giovanile finanziato dal Comune di Sanremo, Assessorato alle Politiche Sociali.  E’ sempre aperto, sia d’inverno che d’estate, permettendo ai ragazzi anche di sbrigare i compiti scolastici e di frequentarlo anche come scuola estiva.

Ragazzi e famiglie sono perciò in fermento, “preoccupati  – così recita uno stralcio del documento – che la scadenza della locazione potrebbe portare alla sospensione di un progetto che interviene ad ampio raggio sui giovani con la finalità di prevenire il disagio, e la conseguente interruzione  di un servizio ricreativo presso uno spazio di socialità sano, protetto e formativo per i giovani della nostra città”.

Pur non abitando in questa zona, mia figlia qui frequenta il suo gruppo di amici e in più è diventata uno dei punti di riferimento per i bambini più piccoli”. – commenta la Signora Lara Basso, mamma di Chiara AdduciPer noi famiglie, infatti, questo è un ottimo progetto: ben vengano ragazzi che invece di andarsene in giro per strada si trovano qui  e sono seguiti dagli educatori.

“Io ci credo, noi ci crediamo. E anche l’Amministrazione Comunale ci crede. – ha dichiarato l’Assessore Costanza Pireri– Crede in questa gioventù ed è per questo che siamo lavorando per non perdere questo punto di riferimento così importante per il territorio. Proprio questa domenica ho parlato con S.E. Monsignor Antonio Suetta, e anche lui ha confermato l’intenzione di raggiungere un accordo”. Il nodo della questione pare non essere solo economico poiché sembra esistano problematiche legate anche alla burocrazia.

La volontà da entrambi le parti – riferisce la Pireri – è riuscire a mantenere sul territorio un presidio“… Il fatto è che ancora non viene a galla in quali termini.