Via Cascione, Carlo Capacci: “Gli operai alle 12 vanno a mangiare, i lavori proseguono”

Vero però che ora c’è pendente un ricorso al Consiglio di Stato che riguarda l’intera operazione promossa dall’amministrazione comunale imperiese
Imperia. “Solitamente gli operai delle imprese edili alle 12 vanno a pranzo ed i cantieri restano vuoti”. Ecco la risposta del sindaco Carlo Capacci scritta in un post pubblicato su Facebook che mette la parola fine all’ennesimo valzer di informazioni contraddittorie circolate questa mattina sulla sospensione dell’intervento in via Cascione, nel cuore di Porto Maurizio. “La sospensiva – sottolinea il sindaco di Imperia – non riguarda l’area di cantiere dove l’intervento continua come da cronoprogramma, semmai la parte superiore di via Cascione (quella a partire dall’incrocio con via San Maurizio ndr) non interessate dalle opere di rimozione delle basole”.
E, infatti, poco prima delle 14 gli operai dell’impresa Silvano erano già tornati in zona per continuare il lavoro seguito passo passo anche dalla Soprintendenza ai beni archeologici. Il Tar, invece, ha rigettato il ricorso col quale il fronte del “no” aveva chiesto l’apertura della strada nel tratto dove sono all’opera tecnici e mezzi dell’impresa incaricata dal Comune.
Vero però che ora c’è pendente un ricorso al Consiglio di Stato che riguarda l’intera operazione promossa dall’amministrazione comunale imperiese. Il provvedimento porta la firma del fronte del “no”. Un gruppo di commercianti si è da tempo espresso contro l’intervento iniziato la settimana scorsa con la rimozione delle basole e il loro trasferimento in uno spazio ricavato alle Ferriere. Il caso delle “ciappe” è stato oggetto di una question time che il consigliere Gianfranco Grosso ha presentato durante il consiglio comunale di ieri sera. A rispondergli è stato l’assessore ai Lavori Pubblici Guido Abbo. “Le basole sono pietre e non lingotti. Saranno ripulite e quindi sistemate al loro posto”.