Ventimiglia, nuova protesta di Vincenzo Mercurio: “Se mi volete morto, assumete un cecchino”

17 maggio 2016 | 10:07
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Ventimiglia, nuova protesta di Vincenzo Mercurio: “Se mi volete morto, assumete un cecchino”
Ventimiglia, nuova protesta di Vincenzo Mercurio: “Se mi volete morto, assumete un cecchino”
Ventimiglia, nuova protesta di Vincenzo Mercurio: “Se mi volete morto, assumete un cecchino”

Incatenato ad una panchina, l’ex ambulante denuncia il grave atto che avrebbe subito

Ventimiglia. Solo due settimane fa si era incatenato davanti al comune. Oggi lo ha fatto in via Repubblica, davanti al mercato coperto. Vincenzo Mercurio torna in strada per far sentire la propria voce, compiendo un gesto plateale.

Incatenato ad una panchina, l’ex ambulante denuncia il grave atto che avrebbe subito quando, recatosi in uno studio medico ad Arma di Taggia “una giovane donna che pensavo essere medico, mi ha sottoposto ad una visita oculistica utilizzando su di me strumenti e farmaci. Ma quella donna non era un medico, bensì la moglie dell’oculista”.

A causa di manovre azzardate, l’uomo avrebbe perso la vista e ora chiede, a gran voce, di essere risarcito.
“Non mi viene permesso di dimostrare il pesante reato subito!”, si legge nel cartellone che Mercurio si è legato alla schiena, “Distrutto, umiliato e ignorato. Se la sanità e le istituzioni mi vogliono morto… assumete un cecchino”.

Nel 2014, l’uomo era balzato agli onori della cronaca per aver aggredito, con un bastone, l’oculista ritenuto colpevole di avergli fatti perdere la vista da un occhio.