Ventimiglia, “basta torture, basta deportazioni”: i no borders scendono in piazza
A partire dalle 17 davanti al comune
Ventimiglia. “La polizia tortura”. Lo scrivono i no borders che, per far cessare violenze e deportazioni domenica sono pronti a scendere in piazza.
“La situazione sta precipitando velocemente”, scrivono, “Dopo la visita di Alfano il dispositivo repressivo si è intensificato. Sono più frequenti i rastrellamenti, continuano le torture per ottenere l’identificazione”.
Le denunce che attivisti muovono nei confronti della polizia italiana sono gravissime: “Nelle ultime ore un ragazzo ha tentato il suicidio dopo ler vessazioni ricevute. Un altro, per impedire il finger-printing ha bevuto dell’inchiostro riuscendo poi a scappare dall’ospedale dove era stato ricoverato per la lavanda gastrica. Da quel momento anche l’ospedale è piantonato”.
Per tutti questi motivi, domenica a partire dalle 17 i no borders scenderanno in piazza per gridare, ancora una volta, “Libertà, hurriya, freedom” per tutti.