Tiene banco il caso Bussana Vecchia, Menozzi “un patrimonio che va tutelato”

3 maggio 2016 | 17:06
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Tiene banco il caso Bussana Vecchia, Menozzi “un patrimonio che va tutelato”
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Tiene banco il caso Bussana Vecchia, Menozzi “un patrimonio che va tutelato”
Tiene banco il caso Bussana Vecchia, Menozzi “un patrimonio che va tutelato”
Tiene banco il caso Bussana Vecchia, Menozzi “un patrimonio che va tutelato”

L’ultimatum del demanio scade a giugno. Il consiglio comunale dovrà esprimersi su un’acquisizione del villaggio degli artisti ma tante sono le problematiche da affrontare in primis il prezzo

Sanremo. In questi giorni tiene banco il caso Bussana Vecchia con l’ultimatum del demanio al comune di Sanremo dove chiede a Palazzo Bellevue di farsene carico altrimenti arriveranno le ruspe a mandare via gli occupanti.

Questo in sostanza il messaggio che arriva da Genova e il sindaco Biancheri e la sua amministrazione dovranno trovare una soluzione affinchè non accada l’irreparabile. Mauro Menozzi assessore al demanio e in particolare sulla tematica di Bussana Vecchia ha detto a Riviera24: “il demanio dice che dobbiamo deciderci nel fare al più presto una richiesta a loro per quanto concerne il federalismo demaniale.”

E ancora: “da Genova vogliono una risposta e ovviamente non è semplice darla in tempi rapidi: ci sono diverse problematiche da affrontare ma soprattutto ci sono valutazioni da fare di tipo economico. Certo che – prosegue Menozzi – ad oggi non è stata fatta una pianificazione per avere un ordine di grandezza delle cose e pertanto bisognerà fare dei sopralluoghi per capire gli interventi da fare ma soprattutto fare un ragionamento con gli abitanti del villaggio.”

Comunque “il caso Bussana Vecchia” ricade tutto su Sanremo e Menozzi è chiaro: “faremo tutte le valutazioni del caso e poi discuteremo in consiglio comunale il da farsi. Bussana Vecchia non è ne di destra ne di sinistra ma un patrimonio del nostro territorio che va tutelato. Nel caso in cui il consiglio comunale decidesse di acquisire il villaggio scatterebbe poi una fase due, ossia la messa in sicurezza e le concessioni.”

Insomma per Palazzo Bellevue è una bella gatta da pelare ed entro giugno bisognerà dare una risposta al demanio tramite il consiglio comunale. “Non è semplice – conclude l’assessore Menozzi – è un discorso da studiare, verificare, oltre che richiedere dei fondi europei per un eventuale acquisto.” Già l’acquisto: è una delle opzioni ma ad oggi il comune non sa quanto potrebbe costare alle casse comunali la vendita da parte del demanio di Bussana Vecchia.

E da Bussana Vecchia giungono i timori dei circa cento residenti che occupano un riqualificato villaggio conosciuto in tutto il mondo. “Se la sentono il Direttore del Demanio di Genova ed il Sindaco di Sanremo – domandano gli abitanti – di sgomberare Bussana Vecchia ponendo così fine ad un’esperienza di architettura spontanea che ha fornito interesse e materiale di studio ad università italiane ed europee e che, in un periodo in cui i centri storici hanno difficoltà a mantenersi, si rigenera quotidianamente attraverso l’operatività dei suoi abitanti?”

E per scongiurare l’ipotesi dello sgombero la grande comunità di artisti proveniente da tutta Europa ha scritto: “E’ vero, la popolazione del villaggio nel corso dei 57 anni di presenza sul territorio, è mutata come, del resto, è mutato tutto il contesto circostante che vede Sanremo trasformata da luogo di villeggiatura di elite in luogo di vacanze per anziani e famiglie, povera di alternative per giovani e spazi dedicati alla cultura. Bussana vecchia, in questo contesto rimane uno dei poli dove ancora si parla e si produce arte ed artigianato,anche se in maniera minore che nei tempi passati. Attualmente sono stati messi in funzione alcuni servizi dedicati al turista.

Arte, artigianato e servizi,che sono presenti in differenti percentuali, hanno innescato il flusso economico necessario a sostenere la rigenerazione urbana che è stata ed è totalmente a carico degli abitanti. Bussana Vecchia – proseguono – è così diventata un polo di attrazione turistica internazionale senza essere costata nulla in danaro pubblico, esempio unico in Italia e non solo. Tutto ciò avviene nella assoluta spontaneità. Abbiamo sperimentato, nel corso degli anni, che le dinamiche spontanee, da sole, non sono sufficienti e che è necessario un approccio più strutturato; abbiamo, a tal fine elaborato, con l’aiuto di consulenti universitari, un progetto per accedere a fondi europei, nello specifico Horizon e Urbact in grado di finanziare i lavori necessari alla rigenerazione del borgo.

Questo progetto – scrivono – è stato presentato, all’inizio di Aprile al Sindaco di Sanremo Biancheri ed ad alcuni dirigenti del Comune. Certo ci sono situazioni da risolvere , meglio se in maniera partecipata, ma nessuno può negare che una nuova forma urbana esista e che sia mantenuta viva ed agibile dalla sua popolazione senza aver mai avuto, in 57 anni di presenza, la necessità di interventi di soccorso della Protezione Civile o dei Vigili del Fuoco. Nessun crollo si è mai verificato negli ultimi 40 anni. La Chiesa Grande non è affatto pericolante,come è stato scritto da alcuni quotidiani, recentemente la Sovrintendenza delle Belle Arti di Genova ha speso circa 800000 euro per il suo consolidamento.”