Riva Ligure, bando affitti: domande fino al 19 maggio
Nel 2015, furono presentate 36 domande, di cui 33 ammesse, ed i contributi assegnati variarono da un minimo di 320 euro ad un massimo di 1.100 euro.
Riva Ligure. Fino al 19 maggio, sarà possibile presentare le domande per i contributi sul fondo sociale affitti.
Per far domanda bisogna essere titolari di un contratto di locazione ad uso abitativo come prima casa; inoltre chi concede in locazione l’alloggio non può essere parente o affine fino al 2° grado. Non possono invece far domanda coloro i quali sono ospitati in alloggi di proprietà comunale o di edilizia residenziale pubblica. Il bando prevede anche alcuni requisiti relativi al patrimonio: ISEE inferiore a 16.700 euro, nessun immobile intestato agli appartenenti il nucleo familiare e l’importo annuo massimo del contratto deve essere pari a 7.800 euro.
I moduli possono essere ritirati presso il Comune o scaricati dal sito www.comunedirivaligure.it.
L’Ufficio Tecnico è disponibile sia per fornire ulteriori informazioni di dettaglio che per ricevere le istanze debitamente compilate e corredate di tutta la documentazione richiesta. Non saranno accettate istanze redatte con modalità difformi da quelle prescritte nel bando.
Alla domanda va allegata la dichiarazione sottoscritta dal proprietario dell’immobile, relativa al canone di locazione percepito nel 2015 o, in alternativa, copia dei bonifici, inerenti le spese sostenute per il canone e la dichiarazione ISEE in corso di validità. Per i cittadini extracomunitari è necessaria un’autocertificazione in cui attesti di essere in regola con le vigenti norme in materia di immigrazione e risieda – alla data di pubblicazione del bando – da almeno 10 anni sul territorio italiano o da almeno 5 anni nella Regione Liguria.
“Uno dei più seri temi che i nostri uffici sono chiamati ad affrontare ogni giorno – dichiarano il Sindaco Giorgio Giuffra e il Consigliere incaricato al Sostegno Sociale Giordana Castore – è la reale difficoltà di molte famiglie di sostenere le spese per la propria abitazione. Significa che queste famiglie, spesso con figli minori a carico, rischiano di non avere più una casa in cui vivere. Con questo bando, – proseguono – abbiamo la possibilità di dare un aiuto concreto, magari non risolutivo, ma comunque importante, specie in un periodo di instabilità economica come quello attuale.”
Nel 2015, furono presentate 36 domande, di cui 33 ammesse, ed i contributi assegnati variarono da un minimo di 320 euro ad un massimo di 1.100 euro.
“Metteremo in campo – continuano il Sindaco ed il Consigliere incaricato al Sostegno Sociale – tutti gli strumenti a nostra disposizione per garantire l’accessibilità e l’imparzialità, ma soprattutto per ampliare la platea dei beneficiari, a parità di risorse, scoraggiandone l’abuso. Lo scorso anno, oltre a fare tutte le verifiche amministrative tramite gli uffici, abbiamo inviato per quanto di competenza tutte le richieste pervenute alla Guardia di Finanza. Le indagini finora svolte non hanno dimostrato nessuna grave irregolarità tale da portare alla revoca del contributo. L’obiettivo – concludono – è concentrare gli aiuti sui soggetti effettivamente bisognosi, a discapito di quei furbetti che per troppo tempo hanno approfittato delle sovvenzioni pubbliche.”
I fondi a disposizione per il 2016 sono di circa 23.500 di cui 19.000 € di provenienza regionale e 4.500 € di compartecipazione comunale, in aumento complessivamente dell’8% rispetto al 2015.