“Quello che fai rimane”. Amedeo Grisi, l’artista e l’uomo

Nel suo ultimo video “Invisibile” una storia che il cantautore sanremese affida al tempo che saprà raccontarla nel modo migliore
Sanremo. “Quello che fai rimane”. A sostenerlo convintamente è il cantautore sanremese Amedeo Grisi nella serenità e nella consapevolezza di aver “fatto” due meravigliosi figli, che sono il suo cammino, e quella musica da sempre nelle sue vene e nei suoi giorni.
Lasciare impronte buone, perché tutto ciò che facciamo rimane nel tempo influenzandone i percorsi, propri e degli altri. Ecco allora che la sua passione d’artista traccia un percorso obbligato nella sua esistenza: lui, nato con la musica respirata da un padre che suonava la fisarmonica e la chitarra. Un padre e un passato doloroso da cui solo negli anni ’90, nella trasmissione tv di Italia1 “Re per una notte”, è riuscito a liberarsi: “alla fine solo io e il pubblico, macantando vedevo solo la figura di mio padre”. Un passato ed una rabbia dentro con cui doveva fare i conti.
Oggi il quarantaquattrenne Amedeo Grisi guarda i suoi figli e pensa “ho già tutto”. E’ un uomo di uno spessore umano non comune, corazzato nel carattere ma dotato di una sensibilità e un’attenzione alle piccole cose che lo rendono una persona speciale. “Nelle mie canzoni, cantate nei locali e nelle piazze di Sanremo ma anche di Roma, Milano e Napoli, racconto un po’ la mia vita. Sono le mie emozioni, ma che quando canto diventano di ognuno”.
Un rapporto umano che lui cerca soprattutto esibendosi nelle strade anche se è sempre più difficile perché la gente non ‘ascolta’ più, “manca l’approccio, il guardarsi, il parlarsi, il cercarsi con gli sguardi. Ecco perché rimango affascinato quando noto che una persona ‘ascolta’, ascolta non solo quando canto ma anche quando parlo”.
Il suo ultimo video “Invisibile” vibra di un tumulto di sensazioni: una storia che Amedeo affida al tempo che saprà raccontarla nel suo modo migliore. Perché “quello che fai rimane”.