Oltre 10 mila firme in Liguria per la proposta di legge su tutela del domicilio e difesa legittima
Qui anche i dati di alcuni comuni della nostra Provincia
Sanremo. E’ eclatante ma prevedibile lo strabiliante dato sulle adesioni popolari al Disegno di legge relativo alle “Misure urgenti per la massima tutela del domicilio e per la difesa legittima” mossa dall’Italia dei Valori: ben oltre200 mila firme finora raggiunte su scala nazionale mentre, dalla sede regionale, confermano che in Liguria i consensi in totale sono già 10 mila.
Facendo un rapito giro tra i Comuni, a ieri, lunedì 2 maggio, si notano: Sanremo con più di 350 firme, Bajardo 5, Terzorio 19, Vessalico 3, San Lorenzo 71, Aquila d’Arroscia 40, Borghetto d’Arroscia 30, Molini di Trora 87, Ceriana 40, Castellaro 10, Olivetta San Michele 31, Villa Faraldi 20, Montegrosso Pian Latte 8, pieve di Teco 22.
E, ovviamente, non è finita qui perché sul tema sicurezza personale e proprietà privata la gente sta alzando la voce. E lo sta facendo con l’unica arma che ha, quella della libera partecipazione a progetti che siano in grado di rappresentarla e rispondere alle sue urgenze. “Un dato elevatissimo se si considera che la proposta è stata depositata in cassazione il 18 febbraio 2016 e che le firme da raggiungere dovevano essere 50 mila” commentano con orgoglio il Segretario Provinciale IDV Maurizio Ferrara e il vice sindaco di Ceriana e membro del direttivo regionale IDV, Giovanni Valenzano.
E’ evidente, che al di la della realtà politica che l’ha targata, questa iniziativa sta trovando la piena condivisione di una grande fetta di italiani, perché qui non è questione di colore di bandiera: l’esasperazione per una delinquenza sempre più senza controllo è arrivata all’apice della sopportazione; e sentire poi sempre più frequentemente che, se ti entrano i ladri in casa e cerchi di difenderti, rischi che siano loro a denunciarti e a chiederti i danni per lesioni o per sequestro di persona è quasi grottesco.
“Le modifiche della proposta – spiegano Ferrara e Valenzano – riguardano, non a caso tre punti fondamentali” che, sostanzialmente, chiedono:
- che all’interno della propria abitazione ognuno sia libero di difendersi come può, il che vuol dire l’eliminazione quello che è l’eccesso di legittima difesa che oggi l’Articolo 55 del Codice Penale dice debba essere proporzionato all’attacco ricevuto (se di notte mi entra un ladro in casa, come faccio a valutare quale arma possiede e come intende utilizzarla?);
- che sia esclusa ogni possibilità di risarcimento per il ladro ( il delinquente che viene ferito o aggredito dal mio cane o bloccato in casa in attesa delle Forze dell’ordine, devo pure pagarlo?);
- che siano aumentate le pene dall’attuale “da sei mesi ai due anni” a “da due a sei anni”.
Ogni cittadino che ritiene sua questa iniziativa può recarsi in Comune, non necessariamente il proprio, fino al 26 maggio. “E il fatto di aver già quadruplicato la quantità di firme necessari e – chiosano i due vertici – non deve essere un freno poiché, quando arriverà in Parlamento, la Proposta sarà valutata anche in base al peso di adesioni popolari con cui vi sarà pervenuta”.