Oggi è venerdì 13, il giorno più sfortunato dell’anno. Vana credenza o qualcosa di più?
I racconti e le leggende sulla congiunzione fra il quinto giorno della settimana e il numero tredici sono tantissime. Scopriamole!
C’è chi rimanda le nozze, anticipa il parto e magari, più semplicemente non esce di casa. Chi ne ha fatto un business con libri, film horror, serie tv e parodie varie. E chi ancora, colpito da una paura immotivata, la “Parascevedecatriafobia”, affronta la giornata con la massima cautela. Oggi è venerdì 13, uno dei giorni più temuti dell’anno.
I racconti e le leggende sulla congiunzione fra il quinto giorno della settimana e il numero tredici sono tantissime. Saranno solo vana credenza o magari qualcosa di più? Scopriamolo!
La cattiva fama di questo giorno risale alla notte dei tempi; anzitutto al rapporto con la fede Cattolica: di Venerdì è crocifisso Gesù, avviene il Diluvio Universale, ed Eva, sempre stando alle Sacre Scritture, tenta Adamo con la mela. Senza dimenticare il 13° Apostolo presente all’Ultima Cena, il traditore Gesù. Il 13, numero nero, ritorna poi nella mitologia scandinava, dove il 13° semidio è il cattivo Loki; e in quella assira e babilonese, per la quale venire dopo il 12, numero sacro, porti sciagura. Inoltre, nella credenza popolare, tante cose perfette sono 12: i mesi, i segni zodiacali, le tribù di Israele, le fatiche di Ercole.
Dalle leggende, si passa alle curiosità. Secondo il quotidiano Telegraph, di venerdì 13 milioni di inglesi prestano estrema attenzione a tutto ciò che fanno, una cautela tale che questo è il giorno in cui avviene il minor numero degli incidenti. In Italia regna invece l’antico adagio che “di venere e di marte non si sposa e non si parte”. Le conseguenze? I matrimoni costano meno e si hanno maggiori possibilità a trovare la location che più piace; i voli hanno tariffe stracciate con maggiori posti a disposizione. Non ci resta allora che temere, o cogliere l’occasione!