Imperia, Risso: “Un bilancio di previsione difficile, fatto di tagli e servizi da garantire”

Situazione contabile precaria, ma non ci saranno ritocchi sulle tasse a parte la Tari lievitata del 5 per cento
Imperia. Iniziamo dalla buona notizia. Nel bilancio di previsione 2016 non sono previsti aumenti, come neppure per i servizi di mensa scolastica, scuolabus, pranzo assistito, attività gestite non direttamente dal Comune ma dalla controllata di Palazzo civico Seris. La giunta Capacci, mantiene, quindi, invariato il carico fiscale, già, comunque, schizzato ai massimi livelli a seguito delle manovre finanziarie degli ultimi anni. Unica eccezione, non certo gradita da cittadini e commercianti, l’aumento del 5 per cento della tassa sui rifiuti dovuta al mancato raggiungimento dei livelli minimi di raccolta differenziata.
E’ stato illustrato oggi nel corso del consiglio comunale dall’assessore alle Finanze Fabrizio Risso che ha illustrato i gruppi i documenti contabili consuntivo 2015 e preventivo 2016. Discussione e voto sono fissati per il 10 giugno. “Il bilancio magro? Tutto nasce nei rapporti con il Governo centrale con tagli dei trasferimenti importanti – ha detto Risso – Dal 2010 si sono susseguiti tutta una serie di problemi a cominciare da un debito pubblico molto elevato e così anche gli enti locali sono stati chiamati a risolvere in qualche modo questo decifit. Noi compresi. Nel 2010 i Comuni italiani sono stati colpiti con 18 miliardi di euro di tagli, ma gli enti locali hanno continuato a garantire i servizi. C’è stata poi la spending review come non ricordare poi il patto di stabilità. Insomma ci troviamo ad affrontare un bilancio difficile da gestire. Non parliamo di lacrime e sangue, è improprio. Parliamo di un bilancio ingessato con un margine di manovra molto stretto”. E non mancano delle difficoltà di cassa con crediti maturati verso altri istituzioni come ad esempio il Tribunale di Imperia con oltre 2 milioni da incassare. Secondo Risso bisogna lavorare sulla rinegoziazione degli interessi ad esempio. “Nonostante la difficoltà comunque speriamo che il Governo Renzi possa dare delle prospettive migliori agli enti locali”.
Sarà dunque un bilancio di spending review. I settori più colpiti sono il turismo e le manifestazioni: previsti solo 50mila euro, di cui 20mila se ne andranno per le Vele d’Epoca. Secondo il documento contabile almeno un milione di risorse dovrebbero, infatti, liberarsi quando Rivieracqua, il consorzio dell’acqua pubblica, prenderà in carico la gestione (coi relativi costi) del depuratore. Il business principale per le casse di Palazzo civico rimane quello del “caro estinto”: per il 2016 a fronte di una spesa di 52 mila euro, il Comune prevede di incassare per servizi funebri, sepolture e lumi votivi ben 265mila euro.
Le rette degli asili nido produrranno un gettito, invece, di 130mila euro a fronte di una spesa preventivata di poco superiore al milione. Ridotti al minimo (la stagione teatrale data l’inagibilità del Cavour è destinata a saltare) spese e introiti legati a teatro, pinacoteche e gallerie: 50mila euro di investimenti con previsione di solo 3 mila di ricavi.