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Il portale telematico fa infuriare gli agricoltori, presidio a Genova

23 maggio 2016 | 14:47
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Il portale telematico fa infuriare gli agricoltori, presidio a Genova

Manifestazione per dire “basta all’indifferenza e all’assenza di risposte da parte delle istituzioni nei confronti dei gravi problemi che rischiano di portare al collasso l’intero settore”

Imperia. Arriveranno anche dalla provincia di Imperia in piazza De Ferrari a Genova gli agricoltori che manifestano per #LENOSTRE RAGIONI, la protesta lanciata dalla CIA Liguria per attirare l’attenzione della politica e delle istituzioni sulle difficoltà del settore. L’iniziativa segue quella avvenuta qualche settimana fa a Roma contro l’inadeguatezza con cui AGEA e SIN gestiscono il portale telematico, lo strumento che consente agli agricoltori liguri di accedere ai bandi del piano sviluppo rurale emessi dalla Regione.

Il mondo agricolo del ponente ligure chiede lo sblocco immediato del portale, l’immediato accesso ai bandi del Psr, meno burocrazia (che grava pesantemente sulle aziende), il giusto risarcimento dei danni causati da selvatici. Una manifestazione che vede coinvolti tutti gli agricoltori della Liguria per dire basta all’indifferenza e all’assenza di risposte da parte delle istituzioni nei confronti dei gravi problemi che rischiano di portare al collasso l’intero settore.

Intanto si sta diffondendo, proprio tra gli agricoltori, una nuova frode telematica finalizzata ad ottenere informazioni riguardanti la situazione contabile dei destinatari.
Attraverso una e-mail, inviata dall’indirizzo di posta elettronica gdf.gov.it@minister.com, che apparentemente risulta riconducibile alla Guardia di Finanza, ignari cittadini vengono invitati, a fronte di una presunta “evasione fiscale”, ad inviare documentazione contabile e fiscale entro 48 ore dalla ricezione della medesima e-mail. Si tratta di una vera e propria truffa perpetrata attraverso il cosiddetto fenomeno “email spoofing” che consente l’invio di e-mail con l’indirizzo del mittente falsificato. La Guardia di Finanza è assolutamente estranea all’invio di queste e-mail e comunica con i cittadini esclusivamente con posta elettronica certificati