Guardia medica addio, ospedali e studi medici presi d’assalto

La presenza notturna fa da filtro evitando l’afflusso continuo al pronto soccorso, sia per gli adulti che per i bambini

Imperia.   Inizia la rivoluzione Lorenzin: sparisce la guardia medica e i gli studi medici così come il pronto soccorso degli ospedali della provincia di Imperia rischiano di essere presi d’assalto.  “Una follia – dice apertamente Renato Giusto, presidente regionale dello Smi, il sindaco dei medici italiani – Il 118 è un servizio d’emergenza e va tutelato. Succederà che mentre l’automedica è impegnata per visitare un paziente con l’influenza, dall’altra parte della città ci sarà un paziente con un infarto e quindi più urgente da visitare. Si rischierà il collasso dei servizi ed è per questo motivo che siamo contrari all’abolizione della guardia medica”.

I camici bianchi, dunque,  sono sul piede di guerra e mercoledì prossimo, 11 maggio, saranno a Roma per protestare in piazza Montecitorio perchè sostengono che “la presenza notturna, oggi, fa da filtro evitando l’afflusso continuo al pronto soccorso. Sia per gli adulti che per i bambini”.

La guardia medica può essere considerata come un servizio in via di estinzione ed è per questo motivo che sindacati e associazioni dei consumatori lanciano un appello al Governo “Non spegnere le luci all’assistenza medica notturna”. Perchè “se si taglia la guardia medica, c’è un rischio di sovraccarico delle strutture ospedaliere e del 118”.

Una cosa è certa: è previsto l’allungamento orario dei medici di base.Una coperta, di fatto, sempre più corta – secondo i sindacati –  dal momento che non sono state previste risorse economiche aggiuntive per la “rivoluzione. L‘abolizione della guardia medica notturna, porterebbe i medici del 118 a svolgere “in contemporanea, due tipologie di servizio completamente diverse: i ‘codici rossi’ di emergenza e le visite e prescrizioni per patologie minori. La sanità è un sistema di vasi comunicanti: se scende l’offerta da un lato, c’è bisogno di aumentarla dall’altro e questo servizio va garantito e non ridimensionato”.