“Grillo v/s Grillo”, una crociata tragicomica che risparmia la ciclabile: “Non posso dir nulla, e’ troppo bella”

24 maggio 2016 | 00:01
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“Grillo v/s Grillo”, una crociata tragicomica che risparmia la ciclabile: “Non posso dir nulla, e’ troppo bella”

Beppe Grillo e’ tornato in teatro con uno spettacolo dove l’uomo comico ha fronteggiato quello politico

Sanremo. Una crociata privata e teatrale per ritrovare l’identità perduta. Beppe Grillo questa sera è tornato all’Ariston in “Grillo v/s Grillo“: uno spettacolo drammatico, quasi shakespeariano dove l’uomo comico ha fronteggiato quello politico; lo ha sfidato nella battaglia più difficile, quella contro se stessi.

Sono stato binario per cinque anni, il comico non deve dare certezze, il politico sì. Mi devo purgare di questa dicotomia, mi dovete aiutare”, ha esordito il leader Cinque Stelle rivolgendosi fievolmente a un pubblico sould out.

Fievolmente” perché se Beppe Grillo è stato capace di passare dal ruolo di comico a quello di politico, trova molte difficoltà a percorrere il cammino inverso. Il comico è apparso infatti arrugginito, appesantito da un’oratoria politica permeante che ha dato vita a uno show privato del suo riso naturale.

Tanto e’ vero che se lo spettacolo ha preso il via su note nostalgiche e melanconiche, in un flashback fra i carruggi e il porto della natia Genova, fra quelle prime canzoni e quelle prime performance umoristiche che lo hanno consacrato al mondo dell’intrattenimento; poi, com’ era prevedibile, e’ andato a planare su un discorso altro: su quell‘impegno energetico, ambientalista ed economico che da sempre contraddistingue l’attivita’ politica grillina.

Quindi spazio all’invettiva sulle auto inquinanti e pericolose che scorrazzano per le strade causando milioni di incidenti; alla denuncia circa la necessità di un nuovo sistema economico capace di riprogettare il mondo; e ancora alla critica sulla conversione digitale della vita e sulla robotizzazione del lavoro.

Apostrofi semi-satiriche inframmezzate da messaggi, anche video, di propaganda o da asserzioni predicatorie quali: “La forma di energia del futuro e’ l’intelligenza, e’ osare le cose“, oppure “Vivere e’ un tuo diritto“, “Bisogna essere onesti oltre la morte e leader di se stessi“. Apostrofi quasi da comizio che hanno tuttavia risparmiato quella citta’ di Sanremo che, seppure vive di “fiori coltivati in Colombia e surgelati nelle serre”, vanta la pista ciclabile piu’ soleggiata d’Europa e sulla quale non puo’ dir nulla: “è troppo bella, presente in sala in prima fila Giuseppe Argirò amministratore della ciclabile visibilmente soddisfatto per l’apprezzamento del comico.

Ecco “Grillo v/s Grillo“, uno showdown scanzonato in cui le due anime dell’uomo, “entità incompatibili racchiuse in un unico corpo“, sono andate sdoppiandosi, diventando, rispettivamente, carne prima e ologramma poi. Il tutto per “confrontarsi, combattersi, raccontarsi, annullarsi, proiettarsi nel passato e nel futuro, nei ricordi e nelle ambizioni più vere”, e alla fine ritrovarsi nell’applauso, al di la’ di ogni cosa, divertito e appassionato del pubblico pagante.