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Gli angeli custodi di Tethys salvano un delfino intrappolato al largo di Sanremo

19 maggio 2016 | 16:42
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Gli angeli custodi di Tethys salvano un delfino intrappolato al largo di Sanremo

Una bella storia d’amore e di mare, ma soprattutto di un salvataggio nel bel mezzo del Santuario dei Cetacei

Sanremo. Era rimasto intrappolato nella lenza e tra gli ami di un palamito. Per un giovane esemplare di delfino era iniziata una lunga e lenta agonia. Sarebbe quasi certamente morto se i ricercatori di Tethys non si fossero accorti della sua presenza. Il cetaceo era a circa una decina di miglia al largo di Sanremo.

La trappola costituita anche dalle attrezzature utilizzate da qualche pescatore gli impedivano praticamente di potersi immergere. Ma gli angeli custodi di Tethys sono riusciti a salvarlo e a liberarlo in mare raggiungendo così il branco di altri delfini che vivono davanti alla costa della Riviera dei Fiori.

Una bella storia d’amore e di mare che Sabina Airoldi di Tethys racconta così: “Probabilmente era già un paio di giorni che la stenella era in questa condizione e se non l’avessimo liberata dalla rete e gran parte delle lenze sarebbe andata incontro a morte certa, perchè impossibilitata ad immergersi e ad alimentarsi – racconta Sabina Airoldi – L’incontro è avvenuto intorno alle tre del pomeriggio a 10 miglia a sud di Sanremo sulla batimetrica dei 1800 – 2000 metri. A bordo, oltre ai 4 ricercatori e skipper, ci sono 8 studenti da Università di Milano e di Pavia.  E’ stato il primo avvistamento della stagione”.

Le catture accidentali di delfinidi nei palamiti non sono comuni, ma rappresentano comunque un grosso rischio per i cetacei, che come in questo caso, possono portare alla morte. “Spesso a rappresentare un pericolo sono “pezzi” di rete e attrezzi da pesca che vagano in mare e rappresentano una grave minaccia per cetacei e tartarughe”, aggiunge Sabina Airoldi.

Avvistamenti di delfini, proprio in questo periodo stanno diventando sempre più frequenti. Il mar Ligure regala emozioni e tante gioie ai ricercatori che continuano con impegno e dedizione i loro monitoraggi in tutto il Santuario che si estende fino in Corsica e in Toscana.