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Emergenza migranti, raddoppiato in undici mesi il numero degli stranieri a Ventimiglia

30 maggio 2016 | 14:38
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Emergenza migranti, raddoppiato in undici mesi il numero degli stranieri a Ventimiglia

Per mercoledì, nel frattempo, è previsto un incontro aperto alla cittadinanza per discutere queste tematiche e radunare alcuni volontari

Ventimiglia. Trecento migranti che si spostano in lungo e in largo per la città in attesa di poter superare il confine e proseguire il viaggio in Francia.  Dati alla mano. “Quest’anno, con un mese di anticipo rispetto all’emergenza dell’anno scorso, che si verificò a giugno, abbiamo già raddoppiato i numeri. Nel 2015 ne avevamo contati almeno 150”, dice il presidente della Croce Rossa di Ventimiglia, Vittoria Paone.
Proprio la Croce Rossa è in prima linea per affrontare una vera e propria emergenza umanitaria. Solo ieri sera sono stati distribuiti almeno 300 pasti e l’attività di assistenza prosegue. “Tutto questo malgrado la chiusura del centro di accoglienza della stazione”, sottolinea ancora Vittoria Paone. Sull’eventuale apertura di un nuovo centro di accoglienza da aprire e sul fatto che molti stranieri non vogliano rivolgersi a una sede istituzionale per paura di essere identificati e non poter più espatriare in Francia, il presidente Cri spiega che si tratta di “un discorso burocratico che spetta alle forze dell’ordine e non certo alla Croce Rossa”. 

E a proposito di soluzioni ecco che il vescovo Antonino Suetta sta già studiando alcune alternative. “Con la Caritas in collaborazione con la Croce Rossa, la Protezione Civile e il mondo del volontariato stiamo pensando ad alcuni siti, per ora ne abbiamo individuati almeno tre, dove organizzare delle tendopoli garantendo sufficienti condizioni igienico-sanitarie, pasti, assistenza, consulenza e accompagnamento psicologico”.  In seminario ad esempio sono stati accolti 20 profughi su espressa richiesta della Prefettura. Queste persone sono già tra i richiedenti asilo, sono dunque in una fase più avanzata del loro percorso. “L’iniziativa è  stata improvvisata perché poco prima che il parroco si recasse in centro per la processione eucaristica che dovevamo fare insieme si sono presentati al cancello delle opere parrocchiali alcuni migranti chiedendo ospitalità – sottolinea il presule –  Il parroco li ha giustamente accolti e dato loro la possibilità di trascorrere la notte in salone, la Caritas ha poi provveduto ai pasti”.

Lo stesso vescovo si è anche affrettato a precisare: “Questo tipo d’accoglienza – ha sottolineato il vescovo – non la facciamo contro le istituzioni ma in collaborazione, in modo da eliminare i disagi in città  ma soprattutto dare un’accoglienza umana a queste persone fuggite senza nulla dai loro Paesi”. Per mercoledì, nel frattempo, è previsto un incontro aperto alla cittadinanza per discutere queste tematiche e radunare alcuni volontari. Parallelamete prosegue anche l’attività delle forze dell’ordine in particolare alle stazioni di Genova e nel resto della Riviera. Un provvedimento per intercettare i migranti diretti verso la città di confie. Con l’ausilio dei reparti mobili la polizia ha approntato una sorta di checkpoint mobile in grado di controllare ogni treno diretto verso il ponente ligure. In poche ore sono stati fermati e trasferiti in questura per l’identificazione e per una visita medica 13 persone, arrivate a Genova su treni provenienti dal sud Italia. I controlli straordinari fanno parte delle direttive impartite dal ministro degli Interni Angelino Alfano dopo la chiusura del centro di accoglienza di Ventimiglia nelle scorse settimane.