E’ morto Mandino Cane il “Padre” del Rossese di Dolceacqua



Sindaco Gazzola: “una persona molto riservata, schiva a tratti dura ma sincera, che si apriva quando si parlava del Rossese di Dolceacqua, al quale va riconosciuto da tutti noi il merito del successo che ha oggi”
Dolceacqua. E’ mancato ieri, dopo una malattia all’età di 87 anni, Mandino Cane ritenuto a Dolceacqua e nel mondo del Vino il “Padre” del Rossese di Dolceacqua, colui che negli anni 70′ capi per primo l’importanza di investire su questo Vigneto e produrre vino di qualità ed aprire cosi la strada ai produttori di oggi.
“Una persona molto riservata, schiva a tratti dura ma sincera, che si apriva quando si parlava del Rossese di Dolceacqua, al quale va riconosciuto da tutti noi il merito del successo che ha oggi il Rossese di Dolceacqua – sono le parole del Sindaco di Dolceacqua Fulvio Gazzola– Mandino fini’ di produrre a livello commerciale nel 2009 dopo 40 anni di attività, ma ha continuato a dispensare consigli ai colleghi più giovani tenendosi cosi sempre “ancorato” ad un mondo a lui caro. A conferma della capacita e della qualità del suo lavoro ne sono testimoni le centinaia di recessioni presenti su libri e riviste di settore oltre che su Internet. Il suo “nettare” e’ stato attore principale nell’Infermeria del Tenco di Sanremo proposto dall’indimenticabile Farmacista Renzo Barbieri “Bigi”, altro personaggio importante nella Storia della nostra Comunità. A nome di tutta l’Amministrazione Comunale e sicuramente di chi ci ha preceduto, va’ un sincero e commosso ringraziamento a Mandino, perchè oltre ad essere stato di esempio agli altri produttori , ha contribuito alla promozione del nostro Borgo.”