Diano 2016, Umberto Bossi “benedice” Chiappori per il voto del 5 giugno

22 maggio 2016 | 08:33
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Diano 2016, Umberto Bossi “benedice” Chiappori per il voto del 5 giugno

Il “big” del Carroccio arrivato nel Golfo degli Aranci per sostenere l’amico di sempre

Diano Marina. La sua visita non è certo una sorpresa. Ma nel contesto della campagna elettorale di Diano Marina in corso assume comunque una sua importanza. Lo storico fondatore della Lega Nord Umberto Bossi è tornato in Riviera e più precisamente nel Golfo degli Aranci. Ha voluto incontrare vecchi e nuovi amici e soprattutto Giacomo Chiappori che lo ha sempre ammirato per le sue grandi doti di regista nel mondo della politica italiana.

Il sindaco del Carroccio è in corsa per le prossime amministrative e, come noto dovrà vedersela con altri quattro aspiranti alla poltrona del Municipio che sta per lasciare dopo un mandato durato cinque anni. L’arrivo del “big” Umbertone è servito per rafforzare lo spirito di amicizia tra i leghisti e soprattutto raccogliere consensi di quanto sono ancora indecisi in vista del voto del 5 giugno.

Bossi ha anche incontrato Sonia Viale, vicepresidente della Regione. “Sta facendo un buon lavoro”, ha detto il “Senatur”. Tutti insieme, candidati e simpatizzanti si sono recati al ristorante Beach Bar di Diano per la cena.

Un appuntamento conviviale preceduto dalla immancabile visita del “Senatur” alla pasionaria della Lega Nord “Lisetta.  “E’ una donna ancora molto in gamba, senza grilli per la testa e soprattutto con idee politiche molto chiare. Una donna simbolo del Carroccio.”, ha commentato Umberto Bossi.

Durante la cena, con una bella torta finale dedicata a Umbertone, è stato riavvolto il nastro dei ricordi. “Da Diano Marina, proprio con Chiappori, è partita la campagna della Lega in tutta la Liguria con vittorie importanti in diversi comuni della regione e questo non dobbiamo dimenticarlo”, ha commentato Bossi. Dopo il Senatur non è da escludere che a Diano arrivino altri personaggi di spicco del Carroccio. Da non escludere l’arrivo di Matteo Salvini.