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Design e emozione: la simbologia dei colori

6 maggio 2016 | 09:31
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Design e emozione: la simbologia dei colori

“Ho sempre pensato che sarebbe stato un punto a favore della nostra città utilizzare un solo colore per l’arredo urbano un colore che si potrebbe definire “color Sanremo”. Lo scrissi tempo fa, resta un mio sogno”

Simbolo, risposta emotiva e percettiva, comunicazione, attenzione.

L’uomo lega da sempre l’uso del colore alle sue esigenze e attraverso architettura, design e arte, naturale prolungamento dell’attività cognitiva dell’uomo, non può fare a meno della risposta del colore quale attivatore di emozioni.

Ma quale simbologia attiva nell’uomo un colore rispetto ad un altro?

In architettura e design il colore ha un ruolo principale per gli aspetti emozionali che sa trasmettere, influenzando in modo determinante la fruizione di un’edificio o il successo di un oggetto che attraverso il colore può diventare un’icona, pensiamo al bianco traslucido che ha fatto la fortuna di Apple legando il colore all’idea di innovazione e glamour.

Sceglierò alcuni dei miei colori preferiti per raccontarvi la loro simbologia e risposta emotiva.

Il rosso: movimento e attività, le sue vibrazioni hanno un effetto stimolante, può accelerare i battiti cardiaci e produrre adrenalina. Stimolatore dell’appetito viene spesso utilizzato nei luoghi dedicati al cibo. Simbolo del cuore e dell’amore, della vitalità e della passione. E’ il primo colore a cui tutti i popoli della terra hanno dato un nome.

Il bianco: mai sottovalutare la potenza del bianco. Un colore neutrale che “funziona” con qualsiasi tipo di colore, senza limiti di contesto e genere. E’ il colore della purezza, della trasparenza, dell’onestà e affidabilità, del buon auspicio e dell’innocenza.
Si posiziona nella scala dei grigi di fronte al nero ed è capace di riflettere tutte le tonalità in modo diffuso e completo.

Il nero: è il colore che non ha tonalità e luminosità assorbendo la luce senza riflette nessun raggio. E’posizionato nella scala dei grigi di fronte al bianco. E’ il colore “formale”, classico naturale. Riporta all’oscurità primordiale, la vergogna, la disperazione e la tristezza. Colore associato all’autorità, capace però di di implicare anche la sottomissione.

Il blu: è il mio colore preferito! Il colore del cielo per via delle molecole di gas che compongono l’atmosfera che rifrangono solo la luce blu che ha lunghezza d’onda minore rispetto le lunghezze d’onda maggiori che vengono riflesse. E’ un colore introspettivo, capace di produrre attraverso il cervello tranquillanti chimici in gran numero. E’ un colore calmante. Motivatore ed energizzante. Gli si riconoscono affidabilità, compassione e responsabilità.

Il colore è un mezzo di comunicazione universale, capace di garantire qualità estetica e forza espressiva dei luoghi. Il colore di una città. Il colore può essere elemento di riconoscimento culturale di identità. A passeggio per una città quello che ci colpisce è il colore delle facciate e il loro accostamento cromatico. Ho sempre pensato che sarebbe stato un punto a favore della nostra città utilizzare un solo colore per l’arredo urbano un colore che si potrebbe definire “color Sanremo”. Lo scrissi tempo fa, resta un mio sogno.

Paolo Tonelli

www.paolotonelli.com

https://www.facebook.com/sanremoturquoise