Camporosso, il PalaBigauda intitolato a Giovanni Falcone

22 maggio 2016 | 13:34
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Camporosso, il PalaBigauda intitolato a Giovanni Falcone

Senatrice Albano: “Non bisogna voltare la faccia, ma camminare dritti nella legalità”

Camporosso. PalaBigauda intitolato al magistrato palermitano Giovanni Falcone, assassinato insieme alla moglie Francesca Morvillo e a tre uomini della scorta (gli agenti Rocco Dicillo, Vito Schifani e Antonio Montinaro) il 23 maggio 1992, in quella che è tristemente passata alla storia come “la strage di Capaci”.

“Ringrazio per l’operato tutte le forze dell’ordine”, ha esordito il Sindaco Davide Gibelli, “Ma devono essere tutti i cittadini insieme ad agire. La rivoluzione culturale di cui parlava Giovanni Falcone sarà l’arma pacifica con cui sconfiggere la mafia”.
Gibelli ha tenuto a sottolineare che “le mafie, senza il rapporto con le istituzioni e la politica, sarebbero già sconfitta”. “Come sindaco sono onorato di intitolare questo edificio al magistrato Giovanni Falcone”, ha concluso Gibelli, “Ora ci sarà una targa ben visibile sulla strada della val Nervia”.

“A 27 anni ero in Commissione parlamentare antimafia”, ha dichiarato la vice Presidente della Regione Liguria Sonia Viale, “Oggi c’è la Senatrice Donatella Albano e sono contenta che ci sia questa continuità”. “Le persone fanno la differenza”, ha sottolineato la Viale, “Dobbiamo sempre ricordare figure come Falcone e quella di oggi è un’iniziativa che ci aiuta a non dimenticare per avere una società migliore”.

A prendere la parola è stato poi il Prefetto di Imperia Silvana Tizzano: “Ogni nuova intitolazione ha un significato importante: è un’occasione per contribuire a diffondere il pensiero, attualissimo, di Giovanni Falcone e per far sì che la sua morte non sia vista come la fine, ma anzi come l’inizio di una cultura verso la legalità”.
Il Prefetto ha ricordato quel terribile 23 maggio 1992: “Mi trovavo a Monte Silvano per partecipare ad una riunione tra funzionari pubblici quando i giornali lanciarono la notizia della morte di Falcone. Cambiò l’ordine del giorno: nessuno pensò di parlare dei problemi interni della pubblica amministrazione”. Da quel giorno, la cultura della legalità iniziò a diventare l’argomento principale non solo tra le istituzioni, ma anche tra la gente.

“Non è stata ancora pronunciata una parola importante, oggi”, ha dichiarato la Senatrice Donatella Albano, “Ed è la parola omertà. Se non si dice quello che si vede, se ci si gira dall’altra parte questa è omertà. Chi parla, che tiene alta la testa si ritrova solo e la solitudine non è una buona compagna. Anche nella nostra regione c’è la mafia: ognuno di noi deve farsi un esame di coscienza”.

A ripercorrere le tappe della “giornata della legalità” a Camporosso è stata l’Assessore Fulvia Raimondo che ha ricordato come tutto sia nato dal passaggio della “carovana antimafia” di Don Luigi Ciotti. L’Assessore si è soffermato sull’impegno di Lucia Corna, legata all’associazione Libera e prematuramente scomparsa lo scorso novembre.

Applausi per l’emozionante performance dei ragazzi delle scuole, seguiti in un progetto teatrale da Davide Barella: a loro il compito importante di ricordare Giovanni Falcone, attraverso le parole, taglienti come lame, pronunciate dal magistrato contro la mafia in ogni sua forma.

Alla cerimonia di intitolazione erano presenti numerose autorità civili e militari, tra i quali (oltre i sopracitati) il Tenente Giovanni De Tommaso, Comandante del NORM di Ventimiglia, il dirigente del commissariato di Polizia, Dottor Saverio Aricò, il Sindaco di Dolceacqua Fulvio Gazzola, il Sindaco di Vallecrosia Ferdinando Giordano e il Sindaco di Soldano Antonio Fimmanò, il Presidente del Consiglio Comunale di Ventimiglia Domenico De Leo.