Bordighera, il vice Sindaco Bassi “Il nostro obiettivo è ridare la rotonda ai cittadini”

5 maggio 2016 | 17:16
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Bordighera, il vice Sindaco Bassi “Il nostro obiettivo è ridare la rotonda ai cittadini”

Arrivati al punto in cui si dovrebbe iniziare a scavare, dunque, i lavori potrebbero fermarsi per un massimo di due mesi

Bordighera. “Piena collaborazione con la Soprintendenza, ente a noi superiore: seguiremo passo passo tutte le indicazioni che ci darà”. Ad esprimere il punto di vista dell’Amministrazione Pallanca sul futuro della rotonda di Sant’Ampelio è il vice Sindaco e Assessore ai Lavori Pubblici Massimiliano Bassi.

“Ci sono stati imposti scavi con metodologia specifica soltanto nella parte retrostante il muro in pietra ottocentesco”, spiega il Bassi, “Quando arriveremo in quel punto valuteremo cosa fare”.
L’intenzione dell’Amministrazione, comunque, è già chiara e definita:“Se, durante gli scavi, dovessimo trovare un qualsiasi reperto archeologico del quale non eravamo a conoscenza, ci fermeremmo immediatamente”.
“Il nostro obiettivo è restituire la rotonda ai cittadini”, aggiunge il vice Sindaco, “Non rischieremmo mai di far bloccare i lavori per mesi se non, addirittura per anni”.

Arrivati al punto in cui si dovrebbe iniziare a scavare, dunque, i lavori potrebbero fermarsi per un massimo di due mesi: il tempo necessario alla Soprintendenza per esprimersi sulla variante del progetto in corso d’opera. “E’ prevista la possibilità di apportare una variante in fase esecutiva”, dice, “In questo modo i cittadini avranno lo stesso la loro rotonda, anche se magari sarà un po’ diversa da quella del progetto approvato”.

“Sarà molto difficile riuscire a rispettare i tempi e terminare i lavori entro il 2016”, conclude Bassi, “Ma credo che, visto che nella nostra stessa situazione si trovano tantissimi altri Comuni italiani, non credo che il Governo ci negherà di utilizzare i nostri soldi lasciando tutti con opere incompiute”. Con un avanzo di amministrazione di 25milioni di euro, Palazzo Garnier non teme di restare a bocca asciutta. E se i lavori dovessero costare più del previsto, si recupereranno i soldi utilizzando la differenza tra l’importo base della gara e la riduzione del ribasso d’asta.