Alloggi popolari per gli esuli giuliano-dalmati: Scajola convoca una tavola di confronto

10 maggio 2016 | 12:01
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Alloggi popolari per gli esuli giuliano-dalmati: Scajola convoca una tavola di confronto

La riunione, fissata a lunedì prossimo, intende fare chiarezza e sbloccare quanto è dovuto per legge a famiglie che, per ragioni politiche, hanno subito violenze intollerabili

Genova. Per risolvere e sbloccare definitivamente la situazione relativa all’alienazione, a prezzi convenzionati, di 22 alloggi di edilizia popolare riservati in tutta la Liguria agli esuli giuliano-dalmati, l’assessore regionale all’Edilizia, Marco Scajola ha convocato nella mattinata di lunedì prossimo, 16 maggio, un tavolo di confronto presso la sede di Regione Liguria.

All’incontro, oltre ai collaboratori del settore edilizia sociale della Regione, verranno convocati le Arte di Genova, Savona e La Spezia, il Comune di Genova e i consiglieri regionali Alice Salvatore e Angelo Vaccarezza, che hanno seguito la vicenda anche attraverso interrogazioni in Consiglio regionale.

Secondo le normative nazionali e regionali – spiega l’assessore Scajola – gli esuli giuliano-dalmati hanno diritto ad avere alloggi di edilizia popolare a prezzi convenzionati. Al momento Arte Genova ne ha già venduti 11. In tutta la Liguria, esclusa la provincia di Imperia dove non sono pervenute richieste in tal senso, sono presenti 22 alloggi (7 di Arte La Spezia, 2 di Arte Savona, 10 del Comune di Genova e 3 di Arte Genova) che le famiglie richiedenti hanno diritto di acquistare a prezzi convenzionati. La legge regionale n.40 del 29 novembre 2012 prevedeva infatti che entro dicembre 2013 chi avesse fatto richiesta ottenesse l’agevolazione già disposta dalla giurisprudenza nazionale. Al momento – conclude l’assessore Scajola – la situazione è in stallo e va risolta al più presto.

La riunione convocata lunedì dall’assessore Scajola intende fare definitivamente chiarezza e sbloccare quanto è dovuto per legge a famiglie che, per ragioni politiche, hanno subito violenze intollerabili.